Processo originale degli untori di
— a 39 —
Capitano del Castello, conosco il Sig. Castellano, et il Sig. Don Gioanni suo figliolo, mà non ho mai havuto alcun negocio con loro.
Interrogatiti dicit, conosco benissimo Gerolamo Turarne, e con lui per causa delli cambij hò havuto molti negotij, da un'anno indietro.
Interrog. se hà conosciuto quelli, che facevano li negotij del Turcone.
Respondit, mentre andavo à scuodere lettere di cambio mi pagava il proprio Turcone, overo il Bonesana, et un pezzo là le scritture credo, che le tenesse Benedetto Lucino, e vi stava anche in casa Alessandro Pallavicino più de tré anni sono.
Ad aliam aits della mia famiglia vi è il Sig. Ludovico, il Sig. Gioseppe, et il Sig. Gio. Andrea Cinquevie tutti miei cugini, et il Sig. Gioseppe habita in Ancona, il Sig. Gerolamo in Milano, e gl'altri in Monza.
Ad alias ait, il Sig. Gerolamo haverà sessant* anni, gì' altri 5o. in circa, ne io hò altro cognome, mà di driltura mi chiamo Gio. Battista Cinquevie.
Interrogatiis dicit, Signor s\, che negocio ancora f mà ch'io sappi dire, che negotij hò fatto da tré anni in qua, sarebbe un chaos.
Et fuit relaxatus cumJìdeiussione aureorumscxmille.
djcta die.
Fui detentus Carolcs Vedanbs in loco Ossonce, et ductus ad hanc Civitatem, et die 17. SeptembrisCoram me examinatus cum iuramento (')
(1) Fu rilasciato colla garanzia di 6000. zecchini.
Esso giorno fu arrestato Carlo Vedano in Ossona, e condotto in città il 17. settembre, esaminato ec.
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