Processo originale degli untori di
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bell'occasione di diventar ricco, e pregato detto Carlo h volergliela insegnare, detto Carlo li rispondesse, A far un servitio al figliolo del Sig. Castellano, e ricercato nuovamente à voler dire, che servitio era questo, esso Carlo li'rendesse, che non voleva dirlo, mà die se havesse voluto la mattina seguente parlare col figliuolo del Sig. Castellano 1'havrebbe fatto parlar con lui. e che per quest'effetto sarebbe venuto la mattina seguente à pigliarlo a casa sua.
Respondit, Signor sì.
Dixit Vedanus, non è vero niente.
Interrogatus itcrum dictus Baruellus à dire se è vero, che la mattina seguente, che fu Lunedì, detto Carlo
10 andasse à levar di casa chiamandolo con cifolo, e partitosi di casa andassero di compagnia alla piazza del Castello ove disnassero in casa di Cesare Pezzano, et ador-mentatosi doppo pranso lo svegliasse, dicendo Avertile a fatti vostri, che io vado, et adesso sarò di-ritorno; che poi tornasse alle 22. bore, e lo conducesse alla cavala-rizza sopra detta piazza, dove trovorono detto Fontana, e detto Michel Tamborino, e vicendevolmente aVoltosi
11 dicessero, che aspettavano ivi il figliuolo del Sig. Castellano , il quale sopravenendo accompaguato da doi vestiti alla Francese, et uno Prete da quali si spiccasse, et andasse alla volta di loro saltando, e dicendo Chi viva, al quale fosse risposto da detti Carlo, Fontana, e Tamborino Viva casa Padiglia, e dal figliuolo del Sig. Castellano fosse sogionto, E li Francesi.
Respondit, Signor sì, che è vero.
Replicavit dictus Vedanus, et io dico, che non è vero.
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