Processo originale degli untori di
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Et cum ìnreliquìs nec se, necalios gravaverit omit-tuntur, et fuit reconsignatus, postea fideiussori di-missus, et inde ad aliquos menses vitam cum morte commutavit (').
l63o: die 22. septembris. Antonia Costa uxor Io. Petri Poradoe Burgi Ma-zentce querelavitCaroìum Vedaman appellatum il Tegnone, Che il giorno di S. Rocco passato, essendo detta Antonia al vespero in detta Chiesa di S. Rocco di Mazenta si trovò di dietro un giovine di statura ordinaria d'anni a5. circa, con uno coletto, et un para di maniche di color cangiante tirante al rosso, che la soffocava, onde fìi forzato dirli, che di grada non la soffocasse tanto, et esso rispose, che non dovesse dubitare; finito il vespero detta esponente andò a casa, ed andata nella sua bottegha ivi venne uno da Ossona detto il Bordone, che fà posteria, per comprar oglio come lo comprò, e frà poco venne ancora nella medema bottegha quel giovine, che oggi hò poi sentito nominare per Carlo Vedano, detto Tegnone, se pure è quello, eh' io di scentia non lo sò, mà lo saprà detto Bordone, et io esponente mi raccordo, che al castello di S. Rocco detto Bordone disse à detto giovine, Dammi un poco quel lavore: et esso giovine li diede uno ducatone, e disse: Adopra questo, e lascia star
(i) Ai 5 Dicembre si costituì nelle carceri Francesco Uga-ùo, ed esaminato subito, tralasciando alcune interrogazioni e risposte che non fanno al fatto, disseE non avendo nel resto gravato nè se nè altri, fu riconsegnato, poi rilasciato con garanzia, e di ti ad alcuni mesi morì.
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