Processo originale degli untori di
da Antonio Sperone suo cognato hora morto, che per cortesia non dovesse venir nella mia hostaria, perche si dava mal odore, et havevo paura.
Interrogatiti dicit, hò anche conosciuto M. Gip. Giacomo Mora sino da figliuolo, mà lui non mi serviva, perche mi servivo da M. Alfonso barbiere, et anche lui detto Mora veniva qualche volta alla mia hostaria à bc-vere, et à mangiare, e vi venivano hora soli, hora con delli compagni, quali compagni però io non saprei nominarli, però vi venivano hora con contadini forastieri, hora con Cittadini.
Ad alias ait, li Contadini erano fittauoli, e molinari, e parlando de Cittadini vi veniva il Saracco, il Cigolone, fratello di detto Saracco, Carlo Vedano Tegnone, il Baruello, Gerolamo Foresaro, il figliolo di detto Foresaro, il Bertone, il Litta, il Negroponte, Pietro Paolo che era sopra il bollo, li quali erano tutti di camarata, mà vi venivano hora insieme, et hora separatamente, e vi venivano prima, eh' io partessi da Milano, come hò detto , e vi venivano anche delli Spagnuoli, però li Spagnuoli da per loro.
Dettoli, che descrivi le persone de detti Spagnuoli.
Respondit, ve ne sono venuti de grandi, e de piccoli, et io hò datto da bere più volte ad uno Spagnuolo grande sottile di quarant'anni in circa con poca barba nera, vestito di mischia, morotto di facia.
Interrogato, se vidde questo Spagnuolo venire alla sua hostaria in compagnia di Gulielmo Piazza, ò del Barbiere.
Respondit, io non nego, che vi possi esser stato, mà per quello , che mi raccordo non 1' hò mai veduto, ne questo me lo posso metter à memoria.
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