Processo originale degli untori di
— 294 —
dagnaresti più assai, e cosi essendo ricercato da detto Gulielmo chi era questo gentilhuomo, et in che cosa dovesse servirlo, esso Barbiere lo condusse in un Palazzo, e quando fù là fù introdotto in una camera ove un gentiluomo, il qual disse a detto Barbiere havendo volto l'occhio à detto Piazza, È questo quello, che avete condotto qui perche mi serva? et ài Barbiere li rispose de sì, et esso gentilhuomo disse à detto Gulielmo, che voleva, che andasse ongendo, et recusando il Piazza di voler far questo disse quel gentilhuomo : Menatelo là in quella casa dove è quel Sig. tale, e così fù condotto in una camera dove era un gentiluomo vecchio, il quale li disse, che bisognava, che ongesse, e continuando lui di non voler ongere, se li accostò uno quale li prese un brazzo, e glie lò tirò in giù con tanta forza, che li fece uscir sangue del naso, col quale presa una penna fù scritto il nome, e cognome di detto Piazza, e cosi bisognò, che andasse ongendo per forza.
Interrogato da chi hà inteso quanto dice.
Respondit, io lavorava di firisello nella botegha di Pietro Maria Montano con altri bora morti, e parlavamo di questi onti, et uno di loro chiamato Francesco raccontò quant' io hò detto, e disse, che ciò 1* haveva sentito dire per le strade pubbliche, il che raccontò detto Francesco nel mese di Giugno prossimo passato ò per dir meglio in quel tempo, ch'il Barbiere fù messo pregione, mà non disse dove fosse tal Palazzo, ne come liavessero nome quelli gentilhuomini trovati in esso, nè sopra di che havessero scritto col sangue del Piazza; diss<* bene, che questo succcdè al detto Piazza, doppo che fu fatto commissario.
| |
Gulielmo Barbiere Palazzo Barbiere Piazza Barbiere Gulielmo Piazza Menatelo Sig Piazza Pietro Maria Montano Francesco Francesco Giugno Barbiere Palazzo Piazza Piazza
|