Processo originale degli untori di
— 3o5 —
cavalarizza vi veniva tutt'il mondo, cioè molti Cavalieri nostrani, et anche il Si£. Castellano con li suoi figliuoli, particolarmente il Sig. Don Gioanni.
Ad alias ait, il luogo dove facevo io la scuola è anche stato luogo di mio padre.
Interrogato, se nel tempo, che dismise la scuola, tutti quelli ch'andavano à delta scuola v'andavano ancora.
Respondit, Sig. nò, io lasciai la scuola circa à mezzo Luglio, mà gl'altri lasciarono di venirvi doi mesi avanti, e dal tempo, che loro lasciarono di venirvi sino al tempo eli' io dismisi vi venivano li cavalli condotti dalli servitori, cioè quelli del Sig. Conte Antonio Cerbellone, del Sig. Conte Giovanni Cerbclloue, del Sig. Conte Carlo Boromeo, del Sig. Conte Areso, e del Sig. Bernardo Casati , et in questo tempo vi veniva anche qualche volla à vedere il Sig. Castellano, et il Sig. Don Carlo suo figliuolo, ina il Sig. Don Gioanni non vi veniva perche in (juel tempo era in campagna, poiché quando la genie parli per il Piemonte parli ancora lui, e questo credo fosse del mese di Marzo, e mi raccordo ch'io li im-bridai li cavalli; è ben vero, che venne poi doppo à Milano con un'altro Cavagliere e parlai con lui, il che fu forsi de quindcci, ò venti giorni prima ch'io partessi da Milano, e mi mandò à dimandar iu Castello, e mi disse, che voleva uno cavallo di quelli della mia scuola, nià non fussimo d'accordio, ne mai più l'hò visto, se non doppo che è prigione, perche subito che fu a Milano prigione andai à visitarlo, et anche hieri mattina disnai con lui.
Quo facto etc.
ao
| |
Cavalieri Sig Gioanni Sig Luglio Sig Antonio Cerbellone Sig Giovanni Cerbclloue Sig Carlo Boromeo Sig Areso Sig Casati Sig Sig Carlo Sig Gioanni Piemonte Marzo Milano Cavagliere Milano Castello Milano Castellano Conte Conte Conte Conte Bernardo Castellano
|