Processo originale degli untori di
«lolle porte, e delle botteghe di questa Città, e fii cosa notoria, et io viddi Tonto, e lo viddi à brusalare in moltissimi luoghi, et in particolare dal ponte di P. T. fino alla Chiesa della Pace, e fu onta anche la casa' dove io habito, à chi poi di questo si dasse la colpa io non posso dir altro, se non che sentei dire alla porta dilla corte, e per Milano pubblicamente, che di questo si dava la colpa al figliuolo maggiore del Sig. Castellano qui di Milano, mà da chi particolarmente lo sentessi dire non lo sò, mà era cosa pubblica, e tutti pubblicamente ne parlavano, il che si è andato congiurando magiormerite , perche corse doppo fama, che detto figliolo maggiore del Sig. Castellano s'offerisse se stesso al Sig. Marchese Spinola di far cinque compagnie de cavalli à sue spese, cosa che non era possibile alle sue forze: ben è vero, che doppo hò inteso da alcuni Spagnuoli, che egli havessc fatto si-mil offerta al Signor Marchese Spinola.
Interrogatiti dicit, parlando di questa cosa con maraviglia ognu' uno diceva, che proveniva dal figliuolo del Sig. Castellano, e l'hò sentito dire più d'una volta, più de due, e più de tré, e mi dispiaceva anche quando lo sentivo dire, mà del tempo preciso non me ne raccordo, sò bene che feci processo nella causa del Barbiere, e del Commissario, e che lo sentei dire molto prima per doi, ò tre mesi in circa ; perche poi detto figliuolo del Sig. Castellano facesse questo non sentei à dir altro, se non che l'haveva fatto, però ogn' uno può far le sue consequenze, che non fosse se non per levar questo popolo dal mondo, ma à che fine lo volesse levare, non lo sò.
S. g. r. annorum 66. in circa.
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