Processo originale degli untori di
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dicta die a4- iancarjj l63l. Io. Paulus Casatus custos carccrum Prcetorij Me-diolani ex officio vocatus, suo iuramentoDicit, Signor sì, clic sò, che nella Quadragesima passata furono onti tutti li muri, e case di questa Città, ò quasi tutti come era cosa notoria , e viddi anche ad abbruciar de delti onti al Collegio de SS. Dottori, e scntei à dire da tanti e tanti, che dette ontioni si facevano per far morir la gente, et ogn' uno ne può far il giuditio, perche ne sono seguite tante morti, et hò sentito dire , che l'autore di questi onti era il figliolo del Sig. Castellano di Milano, cioè il Sig. Don Gioanni, e 1' hò sentito dire da tanti e tanti, che non saprei nominare persona particolare, et era cosa notoria, e 1' hò sentito dire tante volte, clic non mi raccordo delli tempi precisi, solo posso dire, che la prima volta, clic lo scntei dire fù quando venni à servire per custode nell' offitio del Sig. Podestà, e nel principio che cominciai à servire in detto officio, e credo che faranno poco più de nove mesi, che servo, però mi rimetto al libro.
Interrogato, se hà sentito dire chi movesse detto figliuolo del Castellano à far questo.
Respondit, sentei dire, che questa cosa era tra lui, et il Sig. Don Gonzalo, e si diceva, che trà loro doi erano d'accordo, e si diceva che detto figliuolo del Castellano faceva questo per impatronirsi del Castello, e della Città di Milano, e questo l'hò sentito dire da tanti e tanti, et in particolarmente da StefTano Baruello mentre era pregionc alla presenza del procuratore Bara-tello, c del Prete Milione Curato, ò sia Canonico di S.Ba-bila, mà esso è morto.
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