Processo originale degli untori di
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che fu nel mese di Maggio, et una vigilia, dicendo che per segno piovè tutta la notte , e che alla mattina fece buon tempo, et io l'hò di nuovo interrogato se si seppe mai, chi fossero quelli, che ongevano , e lui mi hà risposto., eli* all'hora si dava la colpa al figliuolo del Signor Castellano di Milano, e questa curiosità 1' hò avuta perche hò saputo, che V. S. mi voleva essaminare come Anziano.
Ad alias ait, quello, che hò detto adesso non 1' hò inteso da altri, che da detto scolaro, et io viddi gl'onti sopra la porta di detta Chiesa, mà per causa d'essi non seguì alcun male, perche subito furono abruciati.
«S. g. r. annorum 26. in circa.
die 27. 1anuàr1j.
Augustinus Strophinus utsupra nominatus, P. S. Teclaì ut supra nominatus cum iuramentoDicit, hieri mattina in Duomo Gio. Ambrosio Ro-dcllo mi dimandò se mi raccordavo da ché tempo fosse stata onta la muraglia della chiesa di S. Michele, et ioli dissi, che non me ne raccordavo, che mi raccordavo bene, che Iti una festa, mà che della festa precisa non me ne raccordavo, e lui mi dimandò se questo successe nelle teste di Pentecoste, et io li dissi, che non ine" ne raccordavo, e che lui se ne doveva raccordar meglio, perche era in letto, e luì mi disse è la verità, e che perciò si raccordava, che fu nelle feste di Pentecoste.
Ad alias ait, è vero, che detto Rodellò mi dimandò a chi si dava la colpa di quell'olito, et io li risposi, che si diceva, clic era stato il figliuolo del Sig. Castellano, e credo li dicessi, che fu onto nel mese di Maggio, e credo, che fosse così, perche là à queir oratorio vi è
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