Processo originale degli untori di

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      un poco «Tuo giardino, qual io facevo raeller all' ordine, e mi raccordo, che portai là un panetto (¦) de cc-pollc di piantarvi dentro.
      Dettoli, che di Maggio li giardini sono all' ordine, e fioriti.
      Respondit, anzi era di Maggio, perche le ccpolle, ch'io piantai erano fiorite.
      Ad alias ait, di qualche otto giorni doppo che fu onlo, come hò detto, si cominciò dar la colpa di questi onti al figliuolo del Sig. Castellano, e mi raccordo, che alcuni giorni prima fu detto, che erano slati alcuni gio-vini, che l'havevano fatto per bizaria, mà da lì ad nno, ò doi giorni mi fu detto, Non sapete che si è trovala la verità, chi è stato quello, che hà onto? et havendoli io detto Chi è stato quello? mi fu risposto che era sialo il figlio del Sig. Castellano, et io all' hora dissi : Se hà falto questo è un grande traditore, mà non mi raccordo chi mi dicesse questo, e si diceva pubicamente per tulio Milano, nè si parlava d'altro, e questa fama è sempre durata dall' hora in quà.
      S. g. r. annorum 44- in circa-
      die a5. ianuahij.
      Frakciscus Baratellus Causidicus ex officio voca-tus suo iuramentoDicit, che fossero onti li muri delle case di questa Città me ne raccordo , perche hò visto darli il fuoco, mà del tempo preciso non me ne raccordo, e particolarmente viddi in tutta la parochia di S. Paolo, et in molti altri luoghi; però per rispetto del tempo credo fosse
      (t) Fazzoletto, pezzuola.
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Processo originale degli untori
nella peste del 1630
di
1639 pagine 464

   

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