Processo originale degli untori di
— 3.8 -
di gioccar di spada ; sò anche, che venne una volta in Castello, e che gioccò di spada col Sig. Don Gioanni, il qual Sig. Don Gioanni disse, che non era nè anche buon scolaro, non che Maestro, ma che costui habbi insegnato al Sig. Don Carlo non è vero, ch'io sappi.
Ad alias ait, quando il Sig. Don Francesco governava l'arme in Cremona, venne là il Fontana con questo suo genero, e dall' hora in quà non 1' hò mai più visto.
Ad alias ait, nel giorno di Pasqua prossima passata arivassimo à Neve terra del Piemonte.
Interrogatus dicit, il Sig. Don Gioanni, et io facessimo la settimana santa in Mortara, salvo doi giorni, che fossimo fuori in guardia, che non sò se fosse à Sartira-na, ò alla Yilatta, da un giorno in .poi che venne à Milano per le poste, et il Venerdì Santo partessimo da Mortara, et andassimo alla Villa del Fuoco, poi à Fontane, poi à Neve.
Ad alias ait, quel giorno , che morse il Signor Don Francesco io andai à Picighilone à portar cinquanta scudi al Castellano, e quando io partei era aperta la porta del soccorso, e chiusa quella che viene nella Città, e quando ritornai, trovai che era aperta quella che viene nella Città, e che lui era morto;quanto tempo fosse, che era aperta quella del soccorso io non lo sò, perchè stavo in campagna : sò bene, eh' il Sig. Don Francesco scriveva al Sig. Don Gioanni, che se il contaggio andava innanti voleva chiudere la porta del Castello, et aprir quella dal soccorso per assicurarsi.
Dettoli, che questo non era assicurarsi, perche quella del soccorso và nel borgo de gl' hortolani qual è sempre staltc più infetto degl'altri.
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