Processo originale degli untori di
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Ad aliavi ait, Signor sì, clic è vero, clie annesso alla cannerà da basso vi è uno camino depinto, mà non me ne raccordavo, ma in detlo camarino non vi teneva altro, clic un matarazzo sopra il quale dormiva uno servitore.
Ad alias ait, quando -detto Signor Don Gioanni partiva del Castello, per ordinario andava à Santa Maria Secreta, poi nella contrada delli armaroli, poi nella contrada de recamatori, poi andava à palazzo, et bora nella contrada delli tré Rè, et bora in contrada larga, e può essere, die sij stato in altre contrade, eli' io non lo sij stato dietro perche non andavo sempre con lui, ne mai sono stato con lui sopra il corso di P. T. se non con occasione d' uscire di Milano, e venire.
S. g. r. salvo ut supra, non tamen etc. annorum 21. in circa.
die 8. mah.
Don Fhanciscus de Yargas quondam Alojsij, Gu-bernator dicti Castri suo iuramentoDicit, sono tré anni, che servo in questo Castello, e dico, che in questo tempo non hò conosciuto alcun Don Pietro de Saragoca in questo Castello, di più dico, che il quondam Sig. Marchese Spinola scrisse al Sig. Castellano mentre viveva perche si facesse prigione tal huomo, la qual lettera fù portata dal Sig. Tenente delle lanze della guardia di S. E. e detto Sig. Castellano mi domandò, et alla presenza di detto Sig. Tenente mi fece veder detta lettera, e mi commandò detto Sig. Castellano, che facessi diligenza per trovar tal huomo, e di prenderlo, e così io ne feci diligenza grandissima, mà non trovai mai eli' in questo Castello vi lusse alcun Don Pietro di Sa-ragozi, anzi mai nessuno mi seppe dar nuova d'haverlo
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