Processo originale degli untori di

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      lesse dimandarli servi tio non havendo famigliarità più chc tanto.
      Respondit, io hò servito ancora a miei nemici.
      Ad alias aits Sig. si, che sono famigliare di detto Sig. Tomaso, ma non mi hà però mai detto, che cosa trattasse con detto tale.
      Dettoli, che questo non è verisimile, perche passando la famigliarità, che dice detto Tomaso Turcone non li havesse detto qualche cosa.
      Respondit, mi disse detto Sig. Tomaso, che trattava con detto tale un servitù), ma non mi disse, clic cosa fosse.
      Dettoli, che di sopra hà detto, che non intese mai, che cosa trattassero, et hora dice, che il Sig. Tornasoli disse, che trattava un servitù).
      Respondit, il Sig. Turcone non mi disse altro.
      Interrogato, se hà pensato di dir la verità, se ha pagato, ò scosso durando l'absenza del Turcone.
      Respondit, quello che hò detto si trovarà sempre.
      Dettoli, che non è verisimile, che durando l'absenza del Turcone non habbi scosso, ò pagato.
      Respondit, quello che hò detto è l'istessa verità.
      Dettoli, che è invcrisimile la narrativa da lui fatta della conoscenza del Commissario, contenendo l'inverisimilitu-dinc, che di sopra à parte se li è rinfacciata.
      Respondit, bisogna che il Commissario sij un diavolo, ò che burli la giustizia.
      Dettoli, chc tacendo la verità, e rispondendo cose in-verisimili e lontane dal vero, per saper la verità senza pregiuditio delle ragioni del Fisco si metterà alla co:da.
      Respondit, V. S. facci quello, che N. S. l'inspira.


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Processo originale degli untori
nella peste del 1630
di
1639 pagine 464

   

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