Processo originale degli untori di

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      sto ne trovarci il conto delli danari, che hò sborsato , perche desidero dar satisfationc a loro Signori.
      Dettoli,, che si riducili un poco a memoria se particolarmente ha pagato danari ad uno Barbiere in P. T.
      Respondit, può essere, ma se io anderò a casa guardarono nelle scritture, e trovaremo la verità, perche non liavrò pagato senz' ordine, de quali ne tengo conto de tutti.
      Et sic fuit ductus ad eius domum habitationist et ibi assistentibus D. Prceside, ac Fise. Torniello facto, fuit diligentia in eius libris, et scripturis, sed nihil ad rem fuit repertum.
      Vzrum iterum examinatus prof. Turconus suo iuramentoInquit, conti à parte' se ne sono tenuti, mà si sono poi notati, ò sopra un libro » o sopra un' altro.
      Ad alias ait, Signor nò, che tutti li danari pagati non sono notati sopra libri, perche non potendo io scrivere, pago li danari alcune volte, e non li noto à libro, et in particolare mi raccordo, che pagai cento lire la settimana avanti che andassi a Como, che furono pagate per ordine di Lucio Lucino, e sono notate sopra il scar-tafoglió di mano di Benedetto Lucino, e- quella settimana furono pagate ancora ducento, e tante lire alli guardiani della Rochelta di P. R. per la liberazione di un Gio. Battista Casorate.
      Ad alias ait, io hò uno fratello diiamato Tomaso, il quale si trova in Asti.
      Interrogato come vive detto suo fratello stando fuori di casa.
      Respondit lui vive, che essendo stato à Turino molto^ooglc


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Processo originale degli untori
nella peste del 1630
di
1639 pagine 464

   

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