Processo originale degli untori di

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      tello, hà hayuto inimicitia col Sig. Francesco Maria Can* diano', in-casa del qual Candiano vi praticava un certo Corriere, qual credo havesse chiappato danari da detto mio fratello per- tradirlo, mà come habbi nome detto Corriero non lo sò, e può essere, ch'io 1'habbi visto per accidente, mà non per pratica, e può essere sij stato in casa mia, mà apostatamele non lo credo, e la Candiana subornò detto Corriere à dir testimonio contro di me. #
      Et fuit reconsignatus etc.
      die 21. iulij.
      Iterimi examinatus prafatus Hieronimiis Tcrconds suo iuramentoDicit, io non mi raccordo d' altro. Dettoli, che nelle .sue scritture non si trovano reca» piti de pagamenti fatti nelli mesi di Maggio e Giugno, casa inveì isimile. ,
      Respondit, è perche ch'io sappi non si sono fatti altri pagamenti, se non quelli, che hò detto.-
      Interrogato, se hà poi trovato, che detto Lucino habbi fatto alcun pagamento. #
      Responditnon hò mai più parlato con lui, nè mai mi hà scritto.
      Ad alias ait, per quello, che tocca à me hò asciugato il mio negotio del tutto.
      Interrogatoche dica il nome di quel Corriere. Respondit, io non lo sò, nè credo d'haverlo mai visto in vita mia.
      Dettoli, efie sapendo, che praticava in casa del Candiano doveva saperlo.
      Respondit, non lo sò, perche non habitavo in Caso-


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Processo originale degli untori
nella peste del 1630
di
1639 pagine 464

   

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