Processo originale degli untori di

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      Respondit, credo, che venessi a Milano con Francesco Portalupo, e credo, che quel giorno il Sig. Senatore Ar-conato mi dasse una lettera da portare al Sig. Aluiggi Palazzo in Ossona, e circa le 21. hora tornassimo fuori, et arrivassimo ad Ossona circa le due hore di notte.
      Interrogato, che dica, che cosa fece il giorno seguente.
      Respondit, havrò portata la lettera al Sig. Palazzo > poi sarò andato a messa, poi alla piazza, e doppo il disnare mi sarò messo a gioccare al cento con delli massari.
      Dettoli, se è possibile, che' essendo quel giorno dedicato a S. Rocco , al quale si suol raccorrere da tutti li Christiani in tempo di peste, esso non facesse qualche de-votione a detto Santo.
      Respondit, ma Signore andai al mio Yespero, perche là si usa.
      Interrogato, se si fa la festa di S. Rocco in alcun luogo in quelle parti.
      Respondit, io non lo sò.
      Dettoli, che si'fa in terra tanto vicina, che è quasi impossibile, che non lo sappi.
      Respondit, può essere, ma io non lo sò.
      Dettoli, che nella Terra di Magenta si fa detta festa di S. Rocco.
      Respondit, ma io detto giorno non vi stetti.
      Dettoli, che si legge in processo, che lui detto giorno non solo andò a Magenta, ma ancora invitò una persona ad andar seco.
      Respondit, Illustrissimo Signore non vi stetti, nè invitai alcuno, perche quel giorno ero fiacco, e stetti in Ossona tutto quel giorno.
      Redargutus dicit, stetti tutto quel giorno in Ossona.
      v^ooglc


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Processo originale degli untori
nella peste del 1630
di
1639 pagine 464

   

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