Processo originale degli untori di
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Dettoli, che non si vuole altro, che la verità.
Respondit, s'io non lo sò, vuole Y. S. ch'io lo dica.
Dettoli, che si legge in processo, che lui hà delta la causa della sua pregionia, e per tanto dica la verità.
Respondit, io non sò d' haver contato niente.
Tunc. fiat ei lecta depositio dicti Antoni} Costa: deindeInterrogatus dixit, V. S. vole, che dica quello, che non sò : non credo mai d' haver detto queste cose, che mi hanno Ietto.
Dettoli, come può dir questo perche esso hà confessato d' esser stato à mangiare in delta hostaria di compagnia di detto Baruello.
Respondit, che vuole V. S. ch'io dica di questo? e dico à V. S. che non mi raccordo d'esser mai stato col Baruello all'hostaria di S. Sisto, e ne anche d'haverlo confessato , e sarà .quest' huomo, che mi vorrà male.
Dettoli, che s'il Tame li volesse male non havrebhe parlato nel modo, che hà parlalo, e però dica la verità del ragionamento che passò trà lui, e detto Tame.
Respondit, non sò ne anche d'haver detto questa parola.
Dettoli, che si risolva di dir la verità se non vuole, che si venga contro di lui à rimedij rigorosi.
Respondit, sono qui, non sò che dire.
Dettoli, che non solo si legge in processo, che esso dicesse à quello Tame le cose, che se li sono lette di sopra, mà si legge di più, che esso dicesse à detto Tame, eh' il Baruello l'haveva dato fuori per li onti, mà che li soggionse, che li farebbe guadagnare una mano de danari dal Sig. Don Gioanni figliolo del Sig. Castellano di Milano, e poi soggionse, che esso constituto li rispose, che non è vero.
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