Processo originale degli untori di
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te , et dum hcec scriberentur ipso constituto audiente prorupit in hcec verba, colui, che hà detto queste parole è là... Dio è misericordioso, mà è là.
Fuit ei replicatum, perche lo pongono più queste parole, die s'andavano scrivendo adesso, che le altre de prima.
Respondit, mi non sò, mi taserò, io hò dato a mente ali'hora à quelle parole, che diceva il Signor Senatore.
Tunc proseguendo monitionem dictum fuit, che dica, se è vero, che essendo ivi gionto il Sig. Don Gioanni, e spicatosi da quei doi e da quel prete, venuto saltando alla volta dove erano loro col detto Baruello, et ivi gionto dicesse: Chi viva? et esso, e suo suocero, et il detto Michele Tamborino li rispondessero: Viva casa Padiglia: e che dopo havendo passato il Sig. Don Gioanni parole col detto Baruello dell' informalione havutadilui, da suo suocero, e da detto Tamborino, cadasse mano ad uno sachetto de danari, e li dasse vinticinque duca-toni insieme con uno quadretto di vedrò longo un palmo, pieno di materia puzolente, dicendoli, che era dell'onto, che si dispensava in Milano, e soggiongendo quello, che restava farsi per ridurre à perfezione detto onto, e che dopo l'essersi partiti, il detto Sig. Don Gioanni da una parte, e dall'altra il Baruello con lui constituto, suo suocero, e Michel Tamborino s'inviassero à P. T. dietro al bastione, e dicessero al detto Baruello, che detti doi vestiti alla francese, e detto prete erano calati giù dalla Valtellina.
Respondit, questo non è vero.
Monitus ad dicendum veritatem, perche queste cose resultano dal processo, e le sono stale mantenute in fac-
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Signor Senatore Sig Gioanni Baruello Michele Tamborino Padiglia Sig Gioanni Baruello Tamborino Milano Sig Gioanni Baruello Michel Tamborino Baruello Valtellina Dio
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