Processo originale degli untori di

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      eia dal detto Éaruello, e perciò si fa reo d'esser stalo mezzano di fare , che detto Baruello parlasse con detto Sig. Don Gioanni per indurlo, come l'indusse, à ongere in questa Città, per far morirti popolo nella forma sculetta.
      Respondit, ò Sig. Senatore, prego Dio che mi castighi , e non lo tengo per Dio se non mi castiga se hò fatto questo, repetens pluries, et Jlens , dicens Dio mandi inspiratone à V. S. à chi fà questa causa, perche si trovi la verità, e faccia miracolo sopra di questo: io sono peccatore certo, e che habbi offeso Dio è vero, mà di questo sono innocente, nè mai hò trattato di questo con detto Baruello, che per venire alla mia scuola perche io dò lettione à tré ò quattro Alabardieri Spa-gnuoli, e perche il Sig. Don Carlo mi promise una licenza d'armi, à me parve buona occasione d'agiutarmi, et introdurmi in Castello, curai d'haver ivi delli scolari, nè per altro hò praticato in Castello, qum dum diceret ftebat.
      Dettoli, che da questo suo ragionamento si ricava ch'esso habbi parlato di questo con detto Baruello, e che questo fò l'utile, che esso disse à detto Baruello.
      Respondit, Sig. sì, che n' hò discorso con detto Baruello , et io facevo li miei conti, eh' il Sig. Don Carlo m'havrebbe datto almeno doi ducatoni al mese, e gl'altri Alabardieri e soldati tanto che mi possi agiutare.
      Et fuit reconsignatus cum monitione generali etc.
      l63l. DIE 17. IUIT1J.
      Senatus ordinavit prcef. Vedanum reum esse con-stituendum de perpussionibus , et verberibus patri, et


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Processo originale degli untori
nella peste del 1630
di
1639 pagine 464

   

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