Processo originale degli untori di
- 4.4 -
Ad alias ait, io non hò mai visto che mio fratello il Sig. Don Carlo habbi imparato à gioccar di spada da maestro particolare, può essere che lui qualche volta habbi scrimato con qualch'uno, ch'io non lo sappi, però per via di maestro fermo sono sicuro che non hà ba-vuto maestro, se non è statto doppo eh' io sono abscn-te e pregione, anci oltre che è piccolo, è sempre stato debole et infermo.
Dettoli j che si legge in processo, che Don Carlo habbi havulo maestro di scrima , che sij andato ad insegnarli per il corso d' un mese, e che con quell' occasione esso constituto volse gioccar di spada due volte con detto mastro, come gioccò in effetto.
Respondit, io non hò memoria di cosa tale, sò bene, eh' hò gioccato di spada con molti, perche di questo me ne dcletavo, che poi habbi gioccato con quello, che V. S. dice, ch'appare in processo, io non lo posso nè dire, ne negare, mà quando V. S. mi dirà il nome di quel tale, s' havrò gioccato con lui lo dirò.
Dettoli, che questo scrimatore si chiama Carlo Vedano detto per soprannome il Tegnone genero di detto Pietro Francesco Fontana.
Respondit, io lo conosco molto bene, et hò gioccalo con lui di spada, mà come può essere, che questo andasse ad insegnare à mio fratello, se in quel tempo detto Vedano non era nè anche scolaro, e vorrei sapere da V. S. il tempo, perche quando gioccai con lui saranno poco meno de quattro anni, e da qui potrà V. S. argomentare se mio fratello era in età di gtoccare, e d' ammaestrarlo.
Ad alias ait, io non hò mai havuto con detto Carlo
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