Processo originale degli untori di
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dopo pranzo il detto Baruello fù condotto sù la Piazza del Castello da detto Pietro Francesco Fontana, ove sopravenne esso Sig. Constituto , il quale disse : E bene,-che cosahavete fatto? et havendoli risposto esso Baruello: A dir la. verità à V. S. non hò (atto niente, dicendo, Come vole V. S. ch'i omacci à pigliar ghezzi e zatli? al quale esso Sig. Constituto li rispose, Vi và tanto à che fare à dar mezz' un ducatone ad uno figliuolo, che li vada à prendere? et havendoli il Baruello risposto Lo farò, esso Sig. Constituto stette così mulo per il spacio di due Ave Marie, e poi li disse, Ho così paura, che mi burlate, et havendoli detto Baruello risposto, Nò Signore, esso Sig. Constituto li soggionse, Lo vedrò; al che esso Baruello rispose: Per questa volta lo farò, mà da qui avanti non voglio questo fastidio d' andar cercando zatti, etesso Sig. Constituto li rispose, Horsù fattelo per questa volta, che da qui avanti vi pensarò, e poi posto mano ad una borsa li contò trenta cechini, e si fece fare la ricevuta sopra un foglio bianco à mezz* il foglio , e delli ducatoni datteli la prima volta, e delli cechini eh'all' hora li dava, poi li disse, Se volete altro parlate quà co'l Fontana, che lui vi darà satisfaltione, perche io hò fretta, e bisogna, che me ne monti a cavallo, e me ne vadi in uno servitù); soggiongendo nel partirsi : Raccordatevi che la tenenlia della mia compagnia è vostra se mi servirete bene.
Respondit', di tutti questi huomini, che V. S. mi hà nominato, io non conosco altro, che il Fontana et il Tegnone, e tutto quello che V. S. hà detto, che si legge in processo per bocca di costoro, è la maggior falsità e mentita , che si trovasse mai al mondo, ne è da credere,
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