Processo originale degli untori di

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      E S I TO
      Don Gioranni Padilla , il perno adorno a cui tutta quella trama si aggirava, tenuto gran pezzo prigione, quando venne agli esami confutò il luogo, il tempo, i testhnonj : provò come in quel dì fosse coli'esercito sotto Casale, nè mai avesse avuto che fare con costoro. Io mi maraviglio molto chc il Senato sii venuto a risoluzione coti grande, vedendosi c trovandosi che questa è una mera impostura e. falsità fatta non solo a me, ma alla giustizia — Come ? un uomo della mìa qualità, che ho speso la vita in servigio di S. HI. in difesa di questo Stato, nato et uomini che hanno fatto l'istesso, avevo io da fare ne pensare cosa, che a loro nè a me portasse tanta nota ed infamial (i)
      Buon per lui che apparteneva ad una classe privilegiata, siochè la verità che sarebbe scomparsa, fra le vie solite, potè dimostrarla colle legali. Nè perch' egli venisse chiarito innocente, egli capo di tutto l'infame malifìzio, si credè vana la cosa.
      Già era venuto fuori un terribile decreto ,in questi sensi:
      (i) li Verri dice che que Ha. risposta è forte il solo trailo nobile che si legga in tulio l' infelice volume. Padilla era nobile, nobile il Verri, c il sangue non c acqua : ma vedete «e la risposta fra i tormenti del Vedano e del Forbesaro figlio, non sia altrettanto e più generosa.
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Processo originale degli untori
nella peste del 1630
di
1639 pagine 464

   

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Gioranni Padilla Casale Senato Stato Verri Verri Vedano Forbesaro