Processo originale degli untori di

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      noni dopo, Giacinto Centino d'Ascoli, messosi in fantasia di far papa un suo zio'cardinale, studiò le malìe,' e formò di cera l'effigie del papa regnante per incantarlo: ma scoverto, egli fu decapitato, parecchi frati ed altri suoi correi, di cui al piiTpotea punirsi l'intenzione, o meglio inviarli ai pazza» relli, furono condannati al fuoco, alla galera, ai ferri in vita.
      In quest'anno Stesso, all'occasione della peste, i Bormicsi aveano proibito che uom non pacasse nella confinante En-' gaddina. Ora alle scolte diè dentro un paesano che aTea violato il confine, e che confessò esser andato di là per interrogare un astrologo su certa bisbetica malattia di sua moglie , e che questi gli avea fatto vedere in un'.ampolla tre persane che l'aveano fatturata. Di queste còlta una vecchia, domandata alla corda , nominò ben 3o persone come complici, che tutte furono bruciate.
      Già prevedete adunque a che finissero i poveri untori. L* editto riportato vi accennò i due condannati ai 27 luglio, ed uccisi il 2 agosto, che furono Gian Giacomo Mora e Guglielmo Piazza. Quei miseri, certi di morir innocenti se non in quanto la giustizia gli avea costretti a mentire, non aveano neppure, a sostenerli liei gran punto, quella forza che è propria dei gran delinquenti, la forza, il cui abuso li trasse all'atrocità.
      Posti essi sovra un alto carro , vennero tanagliati lungo tutta la via che è dal Capitano di Giustizia al Carrobbio : quivi si recisero loro le destre : poi giunti alla Vedrà, luogo dei «upplizj, ebbero ad una ad una frante le ossa ; ed intrecciati alla ruota stessa, poi innalzati, rimasero vivi sci ore, fra che spasimi neppur regge l'immaginazione a pensarlo. E le povere lor donne e i poveri figli loro ? — Infine scannati e bruciati, ne furono gettate le ceneri nel vicino rivo.
      Allora veramente era un accidente abituale della vita pubblica il veder la Giustizia strascinare le sue vittime ai toi'-inrnti e alla forca: il mondo colto appena ne parlava j il meneghino al pih sospendeva un tratto i suoi lavori per correre a motteggiare con insulto codardo il condannato, ad osservare con barbara compiacenza l' impressione che fa laLrOOglc


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Processo originale degli untori
nella peste del 1630
di
1639 pagine 464

   

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