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Trattato di Economia Sociale

Alberto Zorli
Fratelli Bocca Editori Torino, 1924, pagine 772

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   PRIMI PRINCIPI DI ECONOMIA SOCIALE
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   La realtà si è che l'uomo economico si decide anche per imitazione degli altri o per coercizione collettiva, e quindi la morale e il diritto influiscono nella sua condotta economica non meno del pensare e sentire suo proprio; ed ecco perchè 1' economia, come scienza d'insieme, attinge anche dalla morale e dal diritto.
   L'Economia è parte della Sociologia, che è la Scienza dei costumi, ossia delle abitudini collettive. In realtà sarebbe la morale, la vera scienza dei costumi, ma siccome le norme che riguardano le azioni umane, dirette a soddisfare i bisogni, si dicono norme economiche, e giuridiche quelle norme morali che sono divenute coercitive, imposte cioè dal potere politico, così si è riservato il nome di norme morali a quelle che non sono nè giuridiche nè economiche, norme della vita, così detta civile.
   Colla sua volontà 1' uomo domina la materia, e la rivolge alla soddisfazione dei bisogni, onde, in tal caso, questa prende il nome di bene; ma siccome anche i servizi umani soddisfano bisogni, essi pure sono beni.
   Ente ripeto è l'uomo coi suoi beni (ente personale), od è un insieme di beni dominati da uomini, (enti morali, fondazioni).
   L' ente compie atti volitivi, di diversa natura ; la ripetizione degli stessi atti ad un fine dicesi funzione; l'ente quindi può compiere diverse funzioni; ma quando compie una data funzione ne è r organo ; un' insieme di organi che compiono la stessa funzione si dice struttura.
   Le strutture sociali sono dodici: Famiglia, stato, scuola, scienza, arte, culto, industria territoriale, manifattrice, commerciale, creditizia, assistenza (mutua, gratuita e compensata), intrattenimento.
   L' ente, quale organo di funzioni è guidato da norme, tutte però conseguenti ad un principio regolatore del volere.
   Per me le leggi economiche sono generali e di categoria. La più generale, il principio regolatore su detto, è la legge della convenienza, causa quindi dei fenomeni pure generali che sono Finventario, il preventivo, la gestione; la quale ultima comprende i fenomeni generali della ripartizione dei compiti, dello scambio, della -produzione, del consumo ; fenomeni, che chiamo generali perchè avvengono in tutte le aziende, tanto procacciatici che erogatrici o famigliari. Giacché la famiglia produce oltre che consumare, produce Telemento soggettivo delle aziende, l'uomo