Stai consultando: 'Trattato di Economia Sociale ', Alberto Zorli

   

Pagina (8/775)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (8/775)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




Trattato di Economia Sociale

Alberto Zorli
Fratelli Bocca Editori Torino, 1924, pagine 772

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Progetto OCR]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   8
   LIBRO PRIMO
   fenomeni sono di categoria e non generali ; fenomeno comune a tutte le aziende e quindi generale è lo scambio, mentre se
   10 scambio si esercita a mezzo di intermediari (trasporto riserva e rivendita) il fenomeno diviene di categoria, ossia proprio a speciali ordini di aziende. La ripartizione poi è un fenomeno generalmente anteriore e non postumo alla produzione, perchè, per regola, l'imprenditore paga il salario all' operaio, le materie prime al fornitore, anteriormente alla confezione del prodotto ; e chi ha prestato all'imprenditore denaro, terra o fabbricati non attenderà la vendita del prodotto per esigere gli interessi e la rendita quando scadono.
   3 - Visione teoretica del campo economico. - Legge generale economica. - Leggi speciali economiche — Per gli economisti della scuola classica e eli tutte le altre scuole, eccetto la socialista, la legge generale economica è il tornaconto conseguente alla necessità dell'uomo di soddisfare i proprii bisogni, e causa del valore; pel tornaconto la materia divenendo utile e permutabile, acquista valore.
   Per me, invece, la causa fondamentale di tutti i fenomeni economici, ossia la legge generale di questi, è la convenienza, che è legge di adattamento, e che si delinea nel bilancio preventivo delle aziende. Infatti 1' uomo ha dei bisogni che vuol soddisfare, e quindi fa un preventivo, ed in base a questo si decide ad agire economicamente; ed in vero, quando facciamo
   11 bilancio preventivo, noi agiamo si pel tornaconto individuale, ma accanto al puro egoismo, sorgono altri sentimenti che non sono egoistici, cioè quelli dell'adattamento all'ambiente economico ; quando noi prendiamo una decisione, cerchiamo di non urtare le leggi scritte e le morali, quindi 1' edonista si decide anche secondo le esigenze dell' ambiente, in modo cioè di a-dattarsi ad esso. Invece gli economisti classici e neo-classici dicono che la causa unica è il tornaconto che spinge 1' uomo ad immagazzinare il proprio lavoro nella materia, la quale acquista così valore ; mentre, secondo noi, il valore è 1' affetto di un puro giudizio di stima, ossia di un fenomeno aziendale. Cosa vuol dire infatti: un oggetto, un servizio ha valore? vuol dire che dal produttore o cedente 1' oggetto venne valutato e stimato, e che, se non identica, una valutazione venne fatta da