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LIBRO PRIMO
Capo II. — Visione descrittiva del campo economico nei varii indirizzi e nel nostro.
1 - Il fatto economico — Non tutte le scuole sono d'accordo nello stabilire quale sia il fatto economico.
Il modo di considerare il campo economico dipende, naturalmente, dal modo diverso di considerare il fatto economico.
Tutte le Scuole però sono d'occordo nell' affermare gli elementi del fenomeno essere :
1° L' uomo con i suoi bisogni ed i suoi servigi.
2'J Lo strumento originario per soddisfarli (fornito dalla natura).
3° Lo strumento derivato (utensili).
La scuola Austriaca dice che l'oggetto della scienza economica è l'uomo e non la ricchezza, questa scuola ritiene perciò essere la causa psicologica il fondamento della scienza economica, e ne studia i vari aspetti.
Per la scuola austriaca l'intensità del bisogno è la causa del fenomeno economico del valore, onde la descrizione dei fatti è quasi inutile. Giacché quando il Menger parla di cause oggettive, in realtà si riferisce alla tecnica che cerca diminuire gli sforzi ed aumentare le soddisfazioni, che costituiscono il fine, cioè il benessere. Ma la tecnica non è scienza, onde la scienza economica vera è la scienza astratta dei bisogni.
La scuola matematica considerando il solo aspetto quantitativo dei fenomeni, viene a conclusioni, astraendo del tutto dai fatti. Un economista germanico, or non è molto, scrisse al Pareto, che si rallegrava per essersi egli completamente liberato dalla tirannia dei fatti.
Per la scuola classica e derivate, oggetto della scienza è la ricchezza. Ma anche qui abbiamo scissioni. Il Malthus dice che oggetto dell' economia è tutto ciò che è utile e materiale, cioè strumento naturale ed artificiale, purché soddisfi a bisogni materiali. L'ingegno, dice il Malthus, essendo un bene immateriale non è oggetto della scienza economica. Altri dicono che neppure la natura è oggetto della scienza economica, ma solo gli strumenti artificiali che soddisfano il puro bisogno materiale.