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Trattato di Economia Sociale

Alberto Zorli
Fratelli Bocca Editori Torino, 1924, pagine 772

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   LIBRO PRIMO
   tura capace di soddisfare le esigenze del detto centro urbano o rurale.
   Nei piccoli centri, specialmente rurali, mancano molte strutture (intrattenimento, arte, scienza); la stessa azienda compie più funzioni strutturali, altre strutture sono rappresentate in miniatura; le manifatture da un calzolaio, da un fabbro etc., il commercio da una bottega che tutto vende.
   Questa insufficienza di organi, con funzioni proprie delle singole strutture e di aziende relative, costringe le case sparse a ricorrere ai piccoli centri, questi ai maggiori, ed infine tutte air estero quando mancano nella nazione delle aziende che soddisfino a bisogni sentiti, sia pure da pochi, ma sempre sentiti. Queste insufficienze sono la causa, come vedremo, dei rapporti di scambio, ossia del commercio. Vedremo ancora come l'insufficienza delle strutture e delle aziende, nei piccoli centri, dipenda specialmente da insufficienza di clientela e spesso anche da mancanza d'iniziativa.
   Infatti ogni azienda si sostiene in causa della clientela, che è la causa del nascere e dello scomparire delle aziende. Il progresso sociale mira certamente a rendere ogni aggregato sociale, entro i limiti della possibilità, bastante a sè stesso, ma ciò non distruggerà il commercio interregionale, nazionale ed internazionale, che sarà sempre 1' effetto della specializzazione locale, nazionale, mondiale dei compiti, 1' effetto di monopoli di fatto di materie prime e di altri beni.
   L'ideale di una nazione sarebbe quello di bastare a sè stessa. Ma questo è un concetto, direi quasi, metafisico, perchè in una nazione non può esistere una divisione perfetta dei compiti, per molte ragioni e specialmente per quelle oroidrografiche.
   9 - Equilibrio economico di fatto — Quando in una società si provvede direttamente o indirettamente ai bisogni umani, si dice che in tale società esiste 1' equilibrio economico qualitativo. Ma non basta 1' esistenza di tutte le strutture sociali e di organi differenziati di dette strutture, atti a soddisfare i bisogni, occorre anche 1' equilibrio quantitativo. Può esistere una struttura che soddisfa ad esuberanza i bisogni ed altra che possieda pochi organi e questi pure insufficienti ai bisogni. In tal caso avremmo 1' equilibrio qualitativo ; mancherebbe però il quantitativo. Di-