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Trattato di Economia Sociale

Alberto Zorli
Fratelli Bocca Editori Torino, 1924, pagine 772

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   LIBRO PRIMO
   ,
   si moltiplica e propaga continuamente, occupando le terre libere e fertili, o così ivi i coloni sono agricoltori ed i primi prodotti sono agricoli. Ossia in queste società si sviluppa tosto la struttura territoriale, ma lentamente le altre strutture, e per questo la madre patria invia, in cambio dei prodotti agricoli esuberanti nella colonia, i suoi manufatti. Nelle società adulte tutte le strutture sociali sono sviluppate, esse si sono emancipate dalla dipendenza economica della madre patria, però in esse non vi è super-sviluppo di speciali strutture.
   Nelle vecchie e ricche società come l'Inghilterra abbiamo un super-sviluppo di alcune strutture in confronto di altre. Così l'Inghilterra, ripeto, causa specialmente i suoi rapporti colle colonie, alle quali manda manufatti e riceve in cambio prodotti agricoli e materie prime, ha enormemente sviluppate le sue strutture manifattrici e quindi anche le commerciali, mentre le agricole sono insufficienti ai bisogni della nazione.
   Capo III. — Economia qualitativa e quantitativa.
   1 - Generalità — Dovendo descrivere il campo economico è indispensabile dividere i compiti. L'osservazione qualitativa di detto campo deve necessariamente essere separata dalla quantitativa.
   Il Pareto (1) chiama « economistes littèraires » i non matematici. La stessa parola ripetono quasi tutti i seguaci delle teorie matematiche in economia; anzi il Semini, chiama addirittura parolai parecchi economisti di quelli che, pel suo maestro, sarebbero semplici letterati (2).
   Mi pare che c' incamminiamo in un mare di equivoci, come quelli che avevano provocata una grande animosità fra economisti quando io a Bologna fondai il Giornale degli Economisti, ora romano, coli' intento, auspice Marco Minghetti, di farne una
   (1) V. Pareto: Cours d' Economie politique. Voi. II. p. 108.
   (2) Guido Sensini. Miserie intellettuali degli economisti parolai. Bologna, A. Garagnani 1912.