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LIBRO PRIMO
6 - La Ragioneria ed i giudizi degli economisti sul nostro indirizzo — Come non riconoscere la grande difficoltà di fare accettare fra noi pensieri non esotici ? Un' italiano farà trionfare idee originali e feconde solo se recandosi all' estero riuscirà, e qui sta il diffìcile, a farle accettare dagli arbitri del mondo intellettuale non italiano.
Le nostre scuole risentono ancora della dipendenza, quasi recente, della razza da altri Stati ; la considerazione si concede solo a chi sa assimilare il sapere esotico e ad esporlo in modo chiaro e sia pure elevato.
Ma non sempre nella mente degli assimilatoli sorgono idee originali, mentre chi sente di potere e saper dire cose da altri non dette, brama farsi esclusivamente portavoce del pensiero d'altri, solo quando questo è realmente originale o gli occorre per chiarire il proprio pensiero. Ne consegue che il prodotto scientifico italiano stenta ad esser preso in considerazione ed affermarsi all'estero, per questa fama che gli scrittori italiani si son formata di poca originalità e di ripetere il pensiero esotico.
E ciò dico in riguardo alle materie economiche, e credo di aver diritto d'interloquire al riguardo, dal momento che, dal 1886 a tutt' oggi, non ho tralasciato mai, prima nel Giornale degli Economisti poi in quello delle Camere di Commercio di Roma, quale fondatore e direttore di queste due Riviste, di seguire il movimento scientifico italiano ed estero, riassumendo e facendo riassumere i più importanti (a mio giudizio) articoli di Riviste e libri in materia economica e finanziaria.
Gli assimilatori dovrebbero persuadersi che occorre la divisione del lavoro scientifico, come del manuale, e che mentre
L'introito loro, purgato da spese di riscossione, non costituisce un provento netto per lo Stato ed altri enti? e pel mendicante non costituiscono un provento i contributi delle aziende dei benefattori?
Il Prof. Palumbo dice : ma sono erogazioni di altre aziende. Ed io gli rispondo che gli introiti delle aziende tutte di speculazione complessa sono costituiti da erogazioni di altre aziende.
Ogni spesa che fa una azienda non rappresenta, in parte, per 1' azienda venditrice, un reddito di clientela? Io spero che i Ragionieri non si ostineranno a combattere questa mia classificazione, che è assolutamente rispondente al vero, ossia la più generale di tutte le classificazioni, quella che realmente abbraccia tutti i fenomeni economici.