Stai consultando: 'Venti anni dopo (volume 1) ', Alessandro Dumas (padre)

   

Pagina (8/271)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (8/271)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




Venti anni dopo (volume 1)

Alessandro Dumas (padre)
Fratelli Teves Editori Milano, 1929, pagine 264

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Progetto OCR]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   un'intera città coalizzata contro il ministro: erano mfme i lontani e senza posa rinnovati spari, per fortuna tirati senza scopo e senza risultato, ma solamente per far vedere alle guardie agli Svizzeri, ai moschettieri ed ai soldati elio circondavano il Palazzo Reale, poiché lo stesso palazzo Cardinale aveva cambiato di nome, che il popolo pure aveva delle armi.
   Quell'ombra di Richelieu era Mazarmo 1).
   Ora Mazarino era solo, e si sentiva debole — Straniero ! _ mormorava egli ; — Italiano ! ecco il loro parolone abituale ! Con questa parola, essi hanno assassinato, impiccato e divorato Concini, e, se li lasciassi fare, mi assassinerebbero, mi impiccherebbero e mi divorerebbero parimenti, sebbene non abbia loro mai fatto altro male che di spremerli un poco. Poveri gonzi! non veggono dunque che il loro nemico non è quest'italiano che parla male il francese, ma coloro che hanno il talento di dir- loro delle belle parole con un così puro e buon accento parigino.
   — Sì, sì, — continuò il ministro con un sorriso malizioso, che questa volta sembrava strano sulle sue pallide labbra; .— sì, i vostri clamori me lo dicono, la sorte dei favoriti è precaria ; ma se voi lo sapete, io non sono un favorito ordinario ! Il conte d'Essez aveva uno splendido anello, ricco di diamanti, che gli aveva donato la sua regale innamorata; io non ho che un semplice anello con una cifra ed una data 2), ma quest'anello è stato benedetto nella cappella del Palazzo Reale; quindi non mi potranno piegare secondo il loro desiderio. Essi non s'avveggono che colle loro eterne grida : « Abbasso Mazarino ! » io faccio loro gridare ora viva il signor di Beaufort, ora viva il signor le Prince, ora viva il Parlamento. Ebbene ! il signor di Beaufort è a Vincenne6, il Principe un giorno o l'altro andrà a raggiungerlo, ed il Parlamento...
   Qui il sorriso del cardinale prese un'espressione iraconda, di cui il suo dolce aspetto sembrava incapace.
   — Ebbene, il Parlamento... vedremo ciò che ne faremo del Parlamento; noi abbiamo Orléans e Montargis. Oh, vi impiegherò del tempo ; ma coloro che hanno incominciato a gridare abbasso il Mazarino, finiranno col gridare abbasso
   1) Mazarino era ministro di Luigi XIII, d'Anna d'Austria e di Luigi XIV • 1602-1661.
   2) È noto ohe Mazarino, non avendo rioevuto ordine alcuno che impedisse il matrimonio, avea sposato Anna d'Austria. (Vedere le Momovis di Laporte quelle della principessa palatina).