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Venti anni dopo (volume 1)

Alessandro Dumas (padre)
Fratelli Teves Editori Milano, 1929, pagine 264

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   — 3 —
   tutta quella gente; una volta per uno... Richelieu che odiavano quand'era vivo, e del quale parlano sempre dopo che è morto, è etato ancora più tartassato di me, giacché fu scacciato più volte, e più volte temette di esserlo. Io non sarò mai ecacciato'dalla regina e se sono costretto a cedere al popolo, essa cederà con me ; se io fuggo ella fuggirà, e vedremo allora ciò che faranno i ribelli senza la loro regina e senza il loro re... Oh ! se soltanto non fossi straniero se fossi almeno francese, se fossi soltanto un nobile!
   E ricadde nella sua meditazione.
   Infatti, la posizione era difficile, e la giornata trascorsa l'aveva ancor più complicata. Mazarino, sempre spronato dalla sua sordida avarizia, opprimeva il popolo con imposte, e quel popolo, a cui non restava che l'anima, come diceva l'avvocato generale Talon, e perchè non si poteva vendere la sua anima all'incanto, il popolo, cui si tentava di non far pazientare col rumore delle vittorie che si riportavano, e per cui gli allori non erano carne da potersi nutrire 1), il popolo da molto tempo incominciava a mormorare.
   Ma non era tutto; mentre allorché non v'ha che il popolo che mormora, separato com'è dalla borghesia e dalla nobiltà, la Corte non l'ascolta; ma Mazarino aveva avuto l'imprudenza di attaccarsi coi magistrati; aveva venduto dodici brevetti di referendarii, e siccome gli ufficiali pagavano molto care le loro cariche, l'aggiunta di questi dodici nuovi confratelli doveva farne abbassare il prezzo; gli anziani s'erano riuniti, avevano giurato sugli Evangeli di non soffrire quest'aumento e di resistere a tutte le persecuzioni della Corte, promettendosi gli uni agli altri che in caso ch'uno di essi, in causa di questa rivolta, perdesse la carica, ei multerebbero a vicenda per rimborsargli il prezzo.
   Ora ecco cosa accadde da questi due lati:
   Il 7 gennaio, da sette ad ottocento mercanti di Parigi si erano adunati ed ammutinati-in seguito d'una nuova tassa che si voleva imporre ai proprietari delle case, ed avevano deputati dieci tra essi per parlare al duca d'Orléans che, secondo la sua antica abitudine, fraternizzava col popolo. Il duca d'Orléans li aveva ricevuti, ed essi gli avevan dichiarato che erano decisi a non pagare quella nuova tassa, dovessero difendersi a mano armata contro chi venisse ad esigerla. Il duca d'Orléans li aveva ascoltati con molta compiacenza, aveva fatto loro sperare qualche modifica-
   1) Madama dì Mottevill».