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Venti anni dopo (volume 1)

Alessandro Dumas (padre)
Fratelli Teves Editori Milano, 1929, pagine 264

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   — 19 —
   -- Quattro uomini di ecorta, una carrozza ed il mio cavallo.
   Cinque minuti dopo, s'intesero le ruote della vettura e i ferri dei cavalli tintinnare sul selciato del cortile.
   III.
   Due vecchi antagonisti.
   Quando d'Artagnan giungeva alla Bastiglia suonavano le otto e mezza. Si fece annunziare al governatore il quale, quando seppe che veniva da parte del ministro e con un suo ordine, gli venne davanti persino alla scalinata.
   Il governatore della Bastiglia era allora il signor di
   Tremblay, fratello del famoso cappuccino Giuseppe, quel terribile favorito di Richelieu che si chiama l'Eminenza
   Quando il maresciallo di Bassompierre era alla Bastiglia, ove rimase più di 12 anni, e quando i suoi compagni, nei loro sogni di libertà, si dicevano gli uni agli altri: Io uscirò alla tal epoca, ed io alla tal altra, Bassompierre rispondeva : Ed io signori, uscirò di qui, quando uscirà il signor di Tremblay. Il che voleva dire che, alla morte del cardinale, il signor di Tremblay non poteva non perdere il suo posto alla Bastiglia, e Bassompierre non riprendere il suo alla corte. *
   La sua predizione fallì invece di compiersi, ma in un altro modo che non aveva pensato Bassompierre, poiché, morto il cardinale, a dispetto d'ogni tentativo contrario, le cose continuarono a procedere come per il passato : il signor di Tremblay non se n'andò, e Bassompierre sbagliò credendo di non uscire.
   Il signor di Tremblay era quindi ancora governatore della Bastiglia, quando d'Artagnan si presentò per eseguire l'ordine del ministro; esso lo ricevette colla maggior gentilezza e, siccome stava per porsi a tavola, invitò d'Artagnan a cenare con lui.
   — Lo farei con immenso piacere, — rispose d'Artagnan ; — ma, se non mi inganno, sulla soprascritta della lettera vi è urgentissÌ7na.
   — È giusto, — disse il signor di Tremblay.