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Ah! se fosse stato un altro a condurmi, non vi garantisco...
D'Artagnan chinò la testa.
— Come? Rochefort sarebbe diventato migliore di me? — si disse.
E si fece annunciare presso il ministro.
— Fate entrare il signor di Rochefort, — disse la voce impaziente di Mazarino appena ebbe inteso a pronunziare quei.due nomi, — e pregate il signor d'Artagnan d'aspettare; avrò bisogno ancora di lui.
Quelle parole resero felice d'Artagnan. Come aveva detto, era molto tempo che nessuno avea bisogno di lui, e quella insistenza di Mazarino a suo riguardo, gli parve di lieto presagio.
Quanto a Rochefort, essa non gli produsse altro effetto che di metterlo perfettamente in guardia. Entrò nel gabinetto e trovò Mazarino seduto al tavolo col suo costume abituale, vale a dire da monsignore; il quale era press'a poco l'abito degli abati del tempo, tranne che portava le calze ed il mantello violette.
Le porte si chiusero.
Rochefort guardò Mazarino colla coda dell'occhio, e sorprese uno sguardo del ministro che si incrociava col suo. Il ministro era sempre lo stesso, bene arricciato, ben pettinato, ben profumato, e, mercè la sua galanteria, non appariva punto l'età sua. Rochefort era tutt'altro, ed i cinque anni passati in prigione avevano di molto invecchiato il degno amico di Richelieu; i suoi capelli neri erano diventati bianchi, ed il colore bronzino della sua pelle aveva dato luogo ad una pallidezza che sembrava sfinimento. Vedendolo, Mazarino scosse impercettibilmente il capo, con un'aria che voleva dire : Ecco un uomo che non mi sembra più buono a grandi cose. Dopo un silenzio, che fu piuttosto lungo in realtà, ma che parve un secolo a Rochefort, Mazarino trasse da un mucchio di carte una lettera aperta e, mostrandola al gentiluomo, gli disse: :
— Trovai qui una lettera colla quale reclamate la vostra libertà, signor di Rochefort. Siete dunque in prigione?
Rochefort trasalì a quella domanda.
— Ma, — diss'egli, — mi sembra che Vostra Eminenza lo sappia meglio d'ogni altro.
— Io? niente affatto. Vi è ancora alla Bastiglia una folla di prigionieri, fin dal tempo di Richelieu, dei quali non so neppure i nomi.
— Oh, ma il mio è tutt'altra cosa, monsignore! e voi lo