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giocato sempre lealmente. Vediamo, siete dei nostri, signor di Rochefort ?
— Potete essere persuaso, monsignore, che io non chieggo di meglio, ma non sono più al corrente di nulla io. Alla Bastiglia non si parla di politica che coi soldati e coi carcerieri, e voi non ne avete idea, monsignore, come quella gente sia poco al corrente delle cose che accadono. Non sentii parlare che del signor di Bassompierre... egli è sempre uno dei diciassette signori ?
— È morto, o signore, ed è una grave perdita. Era un uomo affezionato alla regina, e gli uomini affezionati sono rari.
— Accidenti! Lo credo bene, — disse Rochefort. — Quando ne avete, li mandatè alla Bastiglia.
— Ma, — disse Mazarino, — cos'è che prova la devozione ?
— I fatti, — rispose Rochefort.
— Ah, sì, i fatti; ma dove trovare uomini d'azione!
Rochefort crollò la testa.
— Non ne mancano mai, monsignore, soltanto scegliete male.
— Scelgo male? 'Che volete dire, mio caro signor di Rochefort? Vediamo, istruitemi. Voi avete dovuto imparar molto nell'intimità del defunto cardinale. Ah, era veramente un grand'uomo!
— Monsignore, 6e n'avrà a male se le faccio della morale?
— Io, mai! lo sapete, potete dirmi tutto. Io cerco di farmi amare e non farmi temere.
— Ebbene monsignore, nella mia prigione vi è un proverbio scritto colla punta di un chiodo sulla muraglia.
— E che proverbio è ? — domandò Mazarino.
'— Eccolo monsignore: Tale il padrone...
— Lo conosco : tale il servitore.
— No : tale il servitore, vi è un piccolo cambiamento che la gente affezionata di cui vi parlavo, vi ha introdotto per sua soddisfazione particolare.
— Ebbene, che significa questo proverbio ?
— Significa che il signor di Richelieu ha saputo trovare a dozzine i servitori affezionati.
— Egli ! il punto di mira di tutti i pugnali ! egli che consumò l'intera sua vita nel riparare i colpi diretti contro di lui !
— Ma infine li riparò, eppure erano vibrati con violenza.