— 37 —
— Vi diceva, o eignora: « È il vostro Mazarino la pietra d'intoppo : che parta, e tutto andrà bene ».
— Che volevate che facessi?
— Oh ! voi siete la regina, mi sembra !
— Bella regalità! a disposizione del primo scaraboc-chiatore di scartafacci del Palazzo Reale e del primo nobi-luccio del regno !
— Pure voi siete bastantemente forte per allontanare da voi le persone che non vi piacciono.
— Vale a dire che dispiacciono a voi, — rispose la regina.
— A me !
— Senza dubbio. Chi ha allontanata madama di Che-vreuse che per dodici anni era stata perseguitata sotto l'altro regno?
— Un'intrigante che voleva continuare contro di me le cabale incominciate contro il signor di Richelieu !
— Chi ha licenziata madama di Hautefort, quell'amica perfetta che aveva rifiutate le buone grazie del re per conservarsi le mie?
— Una donna di affettata modestia, che ogni sera nello spogliarvi vi diceva che era un perdere l'anima vostra amando un prete, come se si fosse prete per essere cardinale !
— Chi ha fatto arrestare il signor di Beaufort?
— Un facinoroso che non discorreva nientemeno che di assassinarmi!
— Vedete bene, cardinale, — riprese la regina, che i vostri nemici sono i miei.
— Non basta, madama ; bisognerebbe ancora che i vostri amici fossero i miei.
— I miei amici, monsignore! (e la regina scosse il capo). Ohimè! io non ne ho più.
— Come! non avete più amici nella prosperità, quando nell'avversità ne avevate?
— Perchè nella prosperità ho dimenticato quegli amici: perchè ho fatto come la regina Maria de' Medici, che tornata dal suo primo esilio, ha disprezzato tutti coloro che avevano sofferto per essa, e che esiliata una seconda volta, è morta a Colonia, abbandonata dal mondo intiero, ed anche da suo figlio, perchè tutti la dieprezzavano a loro volta.
— Ebbene, vediamo, — disse Mazarino, — se fossimo ancora in tempo di riparare al male! Cercate fra i vostri più antichi amici.