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Venti anni dopo (volume 1)
Alessandro Dumas (padre)
Fratelli Teves Editori Milano, 1929, pagine 264 |
Digitalizzazione OCR e Pubblicazione a cura di Federico Adamoli
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— Va bene, signora; — disse egli, — mi rimetto al vostro giuramento.
— No, 110! leggete, — disse la regina corrugando le ciglia; — leggete, lo voglio, ve l'ingiungo affinchè tutto sia questa volta finito, e non si torni mai più sopra tale argomento. Credete, — aggiunse ella con un sorriso terribile — eh© io sia disposta ad aprire questo forziere a ciascuna delle vostre future accuse?
Mazarino, dominato da quella energia, obbedì quasi macchinalmente e lesse le due lettere. L'una era quella colla quale la regina richiedeva a Buckingham le spille: quella che aveva portata d'Artagnan e che era giunta a tempo ; l'altra era quella che Laporte aveva consegnato al duca, colla quale la regina lo avvertiva che stava per essere assassinato, e che era giunta troppo tardi.
— Va bene, madama, — disse Mazarino, — non c'è nulla a ridire su questo.
— Sì, signore, — riprese a dire la regina chiudendo il cofanetto ed appoggiandovi sopra la mano, — sì, v'ha qualche cosa a ridire; si è che io fui sempre ingrata verso coloro che mi hanno salvata e che fecero quanto poterono per salvare lui pure; si è che io non diedi altro a quel bravo d'Artagnan di cui poco fa mi parlavate, che la mia mano da baciare e questo diamante.
La regina stese la 6ua bella mano verso il cardinale e gli mostrò una pietra bellissima che scintillava al suo dito; indi riprese:
— A quel che sembra egli l'ha venduto, — riprese la regina, — in un momento di disagio; l'ha venduto per salvarmi una seconda volta, per inviare un messaggero al duca ed avvertirlo che doveva essere assassinato.
— D'Artagnan dunque lo sapeva?
— Sapeva tutto. Come lo sapeva? Lo ignoro. Ma infine lo ha venduto al signor des Essart, al dito del quale lo vidi, e dal quale l'ho riacquistato; ma questo diamante gli appartiene, o signore; rendeteglielo dunque da parte mia e, dacché voi avete l'onore d'avér presso di voi un tal uomo, procurate di utilizzarlo.
— Grazie, madama! — disse Mazarino; — approfitterò del consiglio.
_ — Ed ora, — ripigliò la regina, come affranta dall'emozione, — avete da chiedermi qualche altra cosa?
Nulla, madama, — rispose il cardinale colla sua voce più carezzevole, — nulla, fuorché supplicarvi di perdo
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