— 43 —
narmi i miei ingiusti sospetti; ma vi amo tanto, che non è da stupirsi che io sia geloso anche del passato.
Un sorriso d'un'espressione indefinibile passò sulle labbra della regina.
— Ebbene allora, signore, se non avete altro da chiedermi, lasciatemi; voi dovete comprendere che dopo una simile scena ho bisogno di stare sola.
Mazarino s'inchinò e disse:
— Mi ritiro, madama ; mi permettete di ritornare ?
— Sì, ma domani; non mi 6arà di troppo questo tempo per rimettermi.
Il cardinale prese la mano della regina, e gliela baciò galantemente, poi si ritirò.
Appena fu uscito la regina passò nell'appartamento di suo figlio e domandò a Laporte se il re era a letto. Laporte le indicò colla mano il fanciullo dormente.
Anna d'Austria salì sui gradini del letto, accostò le labbra alla fronte increspata di suo figlio e vi depose dolcemente un bacio; poi si ritirò silenziosamente com'era venuta, accontentandosi di dire al cameriere:
— Procurate, dunque, mio caro Laporte, che il re faccia buon viso al signor cardinale, al quale entrambi abbiamo delle grandi obbligazioni.
V.
Guascone ed italiano.
In quel mentre il cardinale era tornato nel suo gabinetto, alla porta del quale vegliava Bernouin, cui domandò se nulla era successo di nuovo e se non era giunta alcuna notizia dal di fuori. Avuta risposta negativa, gli fece cenno di ritirarsi.
Rimasto solo, andò ad aprire la porta del corridoio, indi quella dell'anticamera. D'Àrtagnan, affaticato, dormiva sopra una panchina.
— Signor d'Àrtagnan ! — disse con voce dolce.
D'Àrtagnan non si scosse neppure.
— Signor d'Àrtagnan! — diss'egli più forte,
D'Àrtagnan continuò a dormire,