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Venti anni dopo (volume 1)

Alessandro Dumas (padre)
Fratelli Teves Editori Milano, 1929, pagine 264

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   — 46 —
   che pretende conosciate, e che ricuperò dal signor Des Essart.
   E Mazarino stese la mano verso l'ufficiale, che sospirò riconoscendo l'anello che la regina gli aveva regalato la sera del ballo alla Municipalità.
   — È vero, — disse d'Artagnan, — riconosco questo diamante, che appartenne alla regina.
   — Voi vedete dunque, ch'io vi parlo in suo nome. Rispondetemi dunque e smettete di fare il commediante. Già ve lo dissi, e ve lo ripeto, si tratta della vostra fortuna.
   — Davvero, monsignore? ho gran bisogno di far fortuna; Vostra Eminenza mi dimenticò per tanto tempo!...
   — Non occorrono che otto giorni per riparare a tutto. Vediamo: voi siete qui, ma dove sono i vostri amici?
   — Non ne so nulla, monsignore.
   — Come non ne sapete nulla ?
   — No, è molto tempo che siamo separati, poiché tutti e tre abbandonarono il servizio.
   — Ma dove potete ritrovarli?
   — Dovunque saranno; per questo ci penso io.
   -— Bene. A quali condizioni?
   — Del denaro, monsignore, quanto ne richiederanno le nostre intraprese. Io mi ricordo troppo bene, come talvolta siamo stati impediti di proseguire il viaggio, se non avessimo avuto questo diamante ohe vendendolo ci permise di ricavarne un certo utile.
   - Diavolo ! denaro e molto, — disse Mazarino ; — come vi spingete, signor ufficiale. Sapete che nelle casseforti del re non vi è denaro?
   — Fate come allora, monsignore, vendete i diamanti della corona; credete a me, non mercanteggiamo; con piccoli mezzi si stenta a far grandi cose.
   — Ebbene, — soggiunse Mazarino, — vedremo di soddisfarvi.
   — Richelieu, — pensò d'Artagnan, — mi avrebbe già dato cinquecento doppie di caparra.
   — Sarete dunque al mio servizio.
   — Sì, se i miei amici lo vogliono.
   — Ma, ad un loro rifiuto potrò contare sopra di voi?
   — Non ho mai fatto nulla di buono da me solo, — rispose d'Artagnan crollando la testa.
   — Andate dunque a trovarli.
   —• Che dirò loro per determinarli a servire Vostra Eminenza ?