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Venti anni dopo (volume 1)

Alessandro Dumas (padre)
Fratelli Teves Editori Milano, 1929, pagine 264

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   — 52 —
   Non occorre dire che d'Artagnan pensava notte e giorno al marito.
   Si informò; nuovo cameriere, nuova servente; la padrona era andata al passeggio.
   — Sola? — chiese d'Artagnan.
   — Col signore.
   — Il signore è dunque ritornato?
   — Certamente, — rispose ingenuamente la serva.
   — Se avessi del denaro, — disse fra se stesso d'Artagnan, — me ne andrei, ma non ne ho, quindi bisogna rimanere e seguire- i consigli della mia ostessa, ostacolando i progetti coniugali di quest'importuno.
   Terminava quel monologo, ciò che prova che nelle grandi occasioni non c'è nulla di più naturale che il monologo, quando la serva che 6tava di guardia alla porta, gridò ad un tratto :
   — Osservate; ecco appunto la signora che ritorna col marito.
   D'Artagnan osservò da lungi nella contrada, e vide in fatto, l'ostessa che ritornava sotto il braccio di un enorme svizzero, che camminando si pavoneggiava con una cert'aria che gradevolmente rammentava Porthos al suo antico amico.
   — È quello là il signore? — disse fra sè d'Artagnan. — Oh, oh, mi sembra che si sia fatto molto grande!
   E sedette nella sala, in un luogo perfettamente in vista.
   L'ostessa, entrando, vide subito d'Artagnan, e mandò un grido soffocato. A quel grido d'Artagnan, credendosi riconosciuto, si alzò, corse ad essa e l'abbracciò teneramente. Lo svizzero osservava con aria di sorpresa l'ostessa che rimaneva pallidissima.
   — Ah ! siete voi, signore ! che volete da me? —ella chiese nel maggior turbamento.
   — Il signore è vostro cugino ? È vostro fratello ? — disse d'Artagnan senza minimamente sconcertarsi nella parte che recitava.
   E senza attendere la sua risposta, si gettò nelle braccia dello svizzero, che lo lasciò fare con una grande freddezza.
   Poscia chiese:
   — Chi è quest'uomo?
   L'ostessa non rispose che con singulti.
   — Chi è questo svizzero? — chiese d'Artagnan.
   —- Il signore è il mio futuro sposo, — rispose l'ostessa spasimando.
   — Vostro marito è dunque finalmente morto?