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Venti anni dopo (volume 1)

Alessandro Dumas (padre)
Fratelli Teves Editori Milano, 1929, pagine 264

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   — 54 —
   D'Artagnan trascinò lo svizzero a dispetto dei la.menti dell'ostessa, che in fondo sentiva il cuore inclinato per l'antico amore, ma che non si sentiva contrario -di dare una lezione a quell'orgoglioso moschettiere, che le aveva fatto l'affronto di rifiutare la sua mano.
   I due avversari se ne andarono diffilati ai fossati di. Montmartre: quando vi giunsero faceva notte; d'Artagnan pregò gentilmente lo svizzero di cedergli la stanza, di non tornare più all'albergo; quegli ricusò con un segno del capo e trasse la spada.
   — Allora dormirete qui, — disse d'Artagnan; — l'al-loggio è un poco rustico, ma non è colpa mia, siete voi che l'avete voluto.
   Dette queste parole trasse egli pure il ferro ed incrociò la spada col suo avversario. Aveva a che fare con un pugno pesante, ma la sua agilità era superiore a qualunque forza. Lo spadone dell'alemanno non trovava mai quella del moschettiere. Lo svizzero ricevette due colpi di spada senza accorgersene, a cagione del freddo; ma tutto ad un tratto, la perdita del sangue e la debolezza che gli cagionava lo costrinsero a sedersi.
   — Bene, — disse d'Artagnan, — non ve l'avevo predetto? Eccovi ben ridotto, testardo che siete! Per fortuna che non ne avete che per una quindicina di giorni. Rimanete qui, vi manderò i vostri abiti per mezzo del cameriere. A proposito, prendete alloggio in via Montorgueil, al « Gatto che si raggomitola »; là si mangia bene, c'è sempre la stessa albergatrice. Addio.
   Se ne ritornò tutto allegro all'albergo, e mandò i bagagli allo svizzero che il cameriere trovò seduto sullo stesso posto in cui l'aveva lasciato d'Artagnan e ancora tutto costernato della franchezza del suo avversario.
   II cameriere, l'ostessa, e tutte le persone di casa ebbero per d'Artagnan i riguardi che avrebbero avuto per Ercole se fosse tornato sulla terra per ripetervi le sue dodici fatiche.
   Ma allorché fu solo coll'ostessa le disse:
   — Ora, bella Maddalena, voi sapete la distanza che passa da uno svizzero ad un gentiluomo ; voi poi vi siete condotta da vera bettolaia. Tanto peggio per voi, perchè con tale condotta perdete la mia stima e perdete un avventore. Ho scacciato lo svizzero per umiliarvi, ma non rimarrò più qui ; non prendo la stanza dove nutro disprezzo. Olà, cameriere!