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Pensavo a quel povero Amore, Che sempre vi prestò le armi, Che bandiste lontano dal cuore, Senza freccie ed archi e suoi fascini; E di che poss'io profittare, Pensando accanto a voi, Maria, Se voi potete maltrattare La gente ohe ben vi serviaP
_ Oh! quanto a quest'ultimo brano, — disse madama
di Chevreuse, — io non so se sia nelle regole poetiche, ma io domando grazia per lui poiché è la verità e madama di Hautefort e madama di Sennecey si uniranno a me, se occorre, senza contare il signor di Beaufort.
— Basta, basta, — disse Scarron, — ciò non mi riguarda più: da questa mattina io non sarò più il suo malato.
—- E l'ultima strofetta? sentiamo.
— Eccola, — disse Aramis; — questa ha il vantaggio di procedere per nomi proprii, in modo che non c'è da ingannarsi.
10 pensavo, — qualunque vate Sempre pensa da stravagante — Quel che, nell'umor in cui siete, Voi fareste in questo istante
Se vedeste venir costà
11 duca di Buokingham
E che forse in contrarietà
Col duca o ool padre Vincent. 1)
i) Il padre Vincent era il confessore della regina. Per ohi volesse i versetti originali in francese, eccoli:
Je pensais que la destinée, Après tant d'injustes malheurs, Vous a justement couronnée l»a gioire, d'éclat e d'honneurs ; Mais que vous étiez plus heureuse, Lorsque vous étiez autrefois, Je ne dirai pas amoureusel... La rime le veut toutefois.
Je pensais que ce pouvre amour Qui toujours vous prèta ses armes, Est banni loin de vostre cour, Sans ses traitesf, son are et ses charmesj Et de quoi puis je profiter, En pensant près de vous, Marie, Si vous pouvez si maltraiter Oeux qui vous ont si bien serviP
Je pensais, — nous autres poètes, Nous pensons extravagamment, — Ce que, dans l'humeur où vous étes, Vous feriez si dans moment Vous avisies en cette place Venir le duo do Buckingham Et lèquel serait en disgr&ee Du due ou du pére Vincent.
Dumas. Venti anni dopo. — i
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