— 215 --
poiché i.1 suo eguardo a sua volta prese l'espressione amore infinito.
___ Voi eravate qui, o signore? — diss'egli con rispetto.
___Raoul, ero qui, — rispose il conte.
__ e non m'avete svegliato?
__Volevo lasciarvi ancora qualche momento di placido
sonno, mio amico; voi dovete essere stanco della giornata di ieri che si prolungò fino a notte inoltrata.
__ Oh, signore, quanto siete buono! — disse il giovine.
Athos sorrise. '
_ Come vi sentite? — gli disse.
__ Ma benone, signore, mi sono completamente rimesso
in forze.
___ Si è che voi dovete crescere ancora, — continuò
Athos con interesse paterno e adorabile di uomo maturo per il giovinetto, e le fatiche sono raddoppiate alla vostra età.
— Oh, signore, vi domando perdono, — disse Raoul vergognoso di tanta attenzione, — ma fra due minuti sarò abbigliato.
Athos chiamò Oliviero e da lì a dieci minuti, con quella puntualità che Athos, assuefatto al servizio militare, aveva trasmessa al suo pupillo, il giovine fu pronto.
— Ora, — disse il giovine allo staffiere, — occupatevi del mio bagaglio.
— I vostro bagagli vi aspettano, Raoul, — disse Athos.
— Ho fatto fare la vostra valigia in mia presenza, e non vi mancherà nulla. Essa, unitamente alla valigia dello staffiere, deve essere già caricata sui cavalli, se sono eseguiti gli ordini che ho dati.
— Tutto fu eseguito secondo la volontà del conte, — disse Olivero, — ed i cavalli aspettano.
— Ed io dormiva, — esclamò Raoul, — mentre voi, o signore, avevate la bontà di occuparvi di tutti questi particolari ! Oh ! ma davvero, signore, voi mi colmate di bontà !
- — Spero dunque che mi amiate un poco ! — disse Athos con voce quasi intenerita.
— Oh ! signore, — gridò Raoul, che per non palesare la sua emozione con uno slancio di tenerezza, soffocava i suoi sentimenti: — oh! Dio m'è testimonio se vi amo, se vi venero !
— Osservate se non vi dimenticate di nulla, — disse Athos, facendo finta di cercare intorno a sè per nascondere egli pure la sua emozione.