Stai consultando: 'Venti anni dopo (volume 1) ', Alessandro Dumas (padre)

   

Pagina (221/271)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (221/271)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




Venti anni dopo (volume 1)

Alessandro Dumas (padre)
Fratelli Teves Editori Milano, 1929, pagine 264

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Progetto OCR]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   — 215 --
   poiché i.1 suo eguardo a sua volta prese l'espressione amore infinito.
   ___ Voi eravate qui, o signore? — diss'egli con rispetto.
   ___Raoul, ero qui, — rispose il conte.
   __ e non m'avete svegliato?
   __Volevo lasciarvi ancora qualche momento di placido
   sonno, mio amico; voi dovete essere stanco della giornata di ieri che si prolungò fino a notte inoltrata.
   __ Oh, signore, quanto siete buono! — disse il giovine.
   Athos sorrise. '
   _ Come vi sentite? — gli disse.
   __ Ma benone, signore, mi sono completamente rimesso
   in forze.
   ___ Si è che voi dovete crescere ancora, — continuò
   Athos con interesse paterno e adorabile di uomo maturo per il giovinetto, e le fatiche sono raddoppiate alla vostra età.
   — Oh, signore, vi domando perdono, — disse Raoul vergognoso di tanta attenzione, — ma fra due minuti sarò abbigliato.
   Athos chiamò Oliviero e da lì a dieci minuti, con quella puntualità che Athos, assuefatto al servizio militare, aveva trasmessa al suo pupillo, il giovine fu pronto.
   — Ora, — disse il giovine allo staffiere, — occupatevi del mio bagaglio.
   — I vostro bagagli vi aspettano, Raoul, — disse Athos.
   — Ho fatto fare la vostra valigia in mia presenza, e non vi mancherà nulla. Essa, unitamente alla valigia dello staffiere, deve essere già caricata sui cavalli, se sono eseguiti gli ordini che ho dati.
   — Tutto fu eseguito secondo la volontà del conte, — disse Olivero, — ed i cavalli aspettano.
   — Ed io dormiva, — esclamò Raoul, — mentre voi, o signore, avevate la bontà di occuparvi di tutti questi particolari ! Oh ! ma davvero, signore, voi mi colmate di bontà !
   - — Spero dunque che mi amiate un poco ! — disse Athos con voce quasi intenerita.
   — Oh ! signore, — gridò Raoul, che per non palesare la sua emozione con uno slancio di tenerezza, soffocava i suoi sentimenti: — oh! Dio m'è testimonio se vi amo, se vi venero !
   — Osservate se non vi dimenticate di nulla, — disse Athos, facendo finta di cercare intorno a sè per nascondere egli pure la sua emozione.