Stai consultando: 'Venti anni dopo (volume 1) ', Alessandro Dumas (padre)

   

Pagina (223/271)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (223/271)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




Venti anni dopo (volume 1)

Alessandro Dumas (padre)
Fratelli Teves Editori Milano, 1929, pagine 264

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Progetto OCR]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   — 217 --
   nex ammaestrare un cavallo, ma agirete sopra un campo di
   ^attaglia.
   poi, d'un tratto, per non dare troppo importanza a
   quell'osservazione:
   __Osservate dunque, Raoul, la bella pianura per cacciare
   la pernice.
   XI giovinetto approfittava della lezione, e camminava sopra tutto con la delicatezza che gli veniva impartita.
   __ Ho ancora osservato una cosa, l'altro giorno, — disse
   Athos, — ed è che tirando alla pistola, voi tenete il braccio troppo teso. Quella tensione fa perdere la precisione del colpo. Perciò su dodici volte che sparaste, falliste la mira tre volte.
   — Mentre voi la colpiste dodici volte, signore, — rispose sorridendo Raoul.
   — Perchè io piegai l'articolazione del braccio, riposando così la mano sul gomito. Comprendete cosa vuol dire, Raoul ?
   — Sì, signore, ho sparato da solo dopo, secondo il vostro consiglio, ed ho ottenuto un pieno successo.
   — Badate, — riprese Athos, — è lo stesso di quando fate la scherma, voi caricate troppo il vostro avversario. È un difetto della vostra età, lo 60 bene; ma il movimento del corpo caricando sposta sempre la linea della spada; e se voi avetv, a che fare con un uomo di sangue freddo vi fermerà al primo passo che farete con una semplice cavata, oppure con un colpo diritto.
   — Sì, signore, come voi l'avete fatto spesso, ma tutti non hanno mica la vostra abilità ed il vostro colaggio.
   — Ecco un vento fresco! — riprese Athos, — è un ricordo dell'inverno. A proposito, ditemi se andate al fuoco, e vi andrete, poiché siete raccomandato ad un giovane generale che ama molto la polvere da sparo, ricordatevi bene, nella lotta particolare, come accadde sovente a noi cavalieri, ricordatevi sopratutto di non sparare mai pel primo: chi spara per primo colpisce di rado il suo uomo, poiché tira colla paura di restar disarmato di fronte ad un nemico armato; poi quand'egli sparerà, fate impennare il vostro cavallo ; questa manovra mi ha salvato due o tre volte la vita.
   — Ne farò uso di questa manovra, non foss'altro che per esperimento.
   — Eh ! — disse Athos, — non sono dei cacciatori di contrabbando quelli che si fermano laggiù?
   — Sì, davvero...