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Venti anni dopo (volume 1)

Alessandro Dumas (padre)
Fratelli Teves Editori Milano, 1929, pagine 264

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   — 218 --
   Poi, ancora una cosa importante, Raoul; se voi foste ferito in una carica, se cadeste da cavallo e se vi restasse ancora un po' di forza, spostatevi dalla linea seguita dal vostro reggimento; altrimenti potrebbe esser fatto indietreggiare, e voi sareste calpestato dai piedi del cavalli. In ogni evenienza, se voi foste ferito, scrivetemi all'istante, o fatemi scrivere ; noi ce la intendiamo di ferite, noi altri ; -— soggiunse Athos sorridendo.
   — Grazie, signore, — rispose il giovinetto commosso.
   — Ah! eccoci a San Dionigi, — mormorò Athos.
   In quel punto arrivarono effettivamente alla porta della città guardata da due sentinelle. L'una disse all'altra :
   — Ecco ancora un giovine gentiluomo che m'ha l'aria di recarsi all'armata.
   Athos si volse; egli prendeva subito un grande interesse a tutto ciò che riguardava anche indirettamente Raoul. Egli gli domandò:
   — Da che deducete ch'egli vada all'armata?
   —- Dal suo aspetto, o signore, — rispose la sentinella.
   — D'altronde ne ha l'età; è il secondo che passa quest'oggi.
   — Questa mattina è già passato un giovine come me?
   — disse Raoul.
   — Sì, davvero, di aspetto altero e con un bell'equipaggio; ciò lo indicava per un figlio di buona famiglia.
   — Mi sarà compagno di viaggio, signore, — rispose Raoul, continuando il suo cammino; — ma ohimè! non mi farà dimenticare quello che perdo.
   — Non credo che possiate raggiungerlo, Raoul, perchè vi debbo parlare, e ciò che mi resta a dirvi durerà forse tanto tempo da permettere a quel gentiluomo di avanzarvi parecchio.
   — Come vi pare, o signore.
   Così ragionando attraversarono le vie, che erano piene di popolo a cagione della festa, e giunsero di fronte all'antica basilica, nella quale si celebrava la prima Messa.
   — Poniamo piede a terra, Raoul, — disse Athos. — Voi, Oliviero, custodite i cavalli e datemi la spada.
   Athos prese la spada che gli porgeva lo staffiere, ed i due gentiluomini entrarono in chiesa.
   Athos presentò a Raoul l'acqua benedetta. Vi è in certi cuori di padre un po' di quell'amore gentile che un amante ha per la sua fidanzata. Il giovine toccò la mano di Athos, s'inchinò e si fece il segno della croce.