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o all'altro, e nell'anticamera le sue otto guardie che ri-
Apvano o bevevano.
La sola cosa che lo riposava da quell'odioso quadro, tanto - grande l'instabilità dello spirito umano, era la figura 6 fio-Hata di Grimaud, quella figura che da principio aveva a ^ ad odiare e che poscia era divenuta la sola sua speranza. Grimaud sembrava un Antinoo.
-g inutile dire che tutto era un gioco dell'immaginazione febbrile del prigioniero. Grimaud era sempre lo stesso. Egli aveva conservato la fiducia completa del suo superiore La Ramée, che presentemente si sarebbe affidato a lui meglio che a sè stesso; perchè l'abbiam già detto? La Ramée si sentiva in fondo al cuore una certa simpatia per il signor di Beaufort.
Quindi per il buon La Ramée era una vera festa quella oenetta da solo a solo col prigioniero. La Ramée non aveva che un difetto : era ghiotto. Aveva trovato i pasticci buoni ed il vino eccellente. Ora il successore di papà Martello gli aveva promesso un pasticcio di fagiani, invece di un pasticcio di uccelli e del vino di Chambertin, in luogo del vino di Ma9on. Tutto ciò rallegrato dalla presenza di quell'eccellente principe, che in fondo era così buono, che inventava delle burle così facete contro il signor di Chavigny, e dei tiri così belli contro Mazarino, faceva per La Ramée di quella bella Pentecoste che si stava per celebrare una delle quattro principali feste dell'anno.
La Ramée' aspettava quindi le sei ore della sera con altrettanta impazienza che il duca. Dal mattino egli s'era occupato di tutti i particolari, e, non fidandosi che in sè stesso, aveva fatto una visita al successore di papà Martello. Questi aveva superato sè stesso : gli fece vedere un vero pasticcio straordinario, ornato esternamente coli'insegna del signor di Beaufort: il pasticcio era ancora vuoto, ma vicino ad esso, stavano un fagiano e due pernici, tritati così minutamente che parevano' ciascuno un gomitolo da spilli. A La Ramée era venuta l'acqua in bocca, ed era entrato nella camera del duca stropicciandosi le mani. Per colmo di fortuna, come abbiamo detto, il signor di Chavigny, fidandosi su. La Ramée, era andato a fare un breve viaggio ; era partito lo stesso mattino, e ciò costituiva La Ramée sotto-governatore del Castello.
Grimaud poi sembrava sempre più accigliato.
Nel mattino il signor di Beaufort aveva fatto con La Ramée una partita alla palla; un segno di Grimaud, an-