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Venti anni dopo (volume 1)

Alessandro Dumas (padre)
Fratelli Teves Editori Milano, 1929, pagine 264

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   — 241 --
   __Lo scrivo qui, — -disse Mazarino, prendendo un foglio
   e scrivendo alcune righe.
   _ Aggiungete, monsignore, — disse d'Artagnan, —
   che potremo prendere tutti i cavalieri che incontreremo sulla strada.
   — Sì, sì, — disse Mazarino, — servizio del re ! Prendete © correte ! Signor du Vallon, la vostra baronia sta in groppa del duca di Beaufort, non si tratta che di acciuffarlo. In quanto a voi, mio caro signor d'Artagnan, io nulla vi prometto, ma se me lo riconducete morto o vivo, voi chiederete allora ciò she vorrete.
   — A cavallo, Porthos, — disse d'Artagnan, prendendo la mano del suo amico.
   — Eccomi, — rispose Porthos col suo sublime sangue freddo.
   E discesero entrambi lo scalone, prendendo con sè tutte le guardie che incontravano sulla strada, e gridando: A cavallo, a cavallo ! Si trovarono riuniti una dozzina d'uomini. D'Artagnan e Porthos saltarono l'uno su Vulcano, l'altro su Bajardo; Mousqueton inforcò gli arcioni di Febo.
   — Seguitemi, — disse d'Artagnan.
   — In cammino! — disse Porthos.
   E cacciarono lo sperone nei fianchi dei loro nobili corsieri, che partirono per la via Sant'Onorato come una furiosa tempesta.
   — Ebbene, signor barone, ve l'avevo promesso un po' d'esercizio, ecco che mantengo la mia parola.
   — 'Sì, mio capitano, — rispose Porthos.
   E si volsero, Mousqueton, più sudato del suo cavallo, si teneva alla distanza conveniente. Dietro a Mousqueton galoppavano le dieci guardie.
   I borghesi sbalorditi uscivano sulla soglia delle porte, ed i cani spauriti seguivano i cavalieri abbaiando.
   All'angolo del cimitero San Giovanni, d'Artagnan rovesciò un uomo ; ma era un troppo meschino avvenimento per arrestare persone così frettolose. La truppa galoppava di continuo sulla strada, che batteva come se i cavalli avessero avuto le ali.
   Ohimè ! non vi sono che meschini avvenimenti a questo mondo, e noi vedremo che questo tentò di perdere la monarchia.
   Dumas. Venti unni dopo. — i
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