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Venti anni dopo (volume 1)

Alessandro Dumas (padre)
Fratelli Teves Editori Milano, 1929, pagine 264

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   — 196 —•
   qualcuno non potè sostener© molto tempo quella corsa sfrenata ; tre si fermarono dopo un'ora di corsa ; un altro cadde.
   D'Artagnan che non voltava mai la testa, non se ne accorse nemmeno. Porthos glielo disse col suo modo tranquillo.
   — Purché arriviamo in due, — disse d'Artagnan, — è quello che basta, giacché loro non sono che in quattro.
   — È vero, — disse Porthos.
   E picchiò cogli speroni il ventre del cavallo.
   Da lì a due ore i cavalli avevano percorso dodici leghe senza fermarsi; le loro gambe cominciavano a tremare, e la schiuma che perdevano picchiettava le giubbe dei cavalieri, mentre il sudore penetrava sotto i loro calzoni.
   Riposiamoci un istante per far riprendere fiato a queste bestie disgraziate, — disse Porthos.
   — Uccidiamole invece, uccidiamole, — disse d'Artagnan, — ma continuiamo. Veggo tracce fresche; non è più d'un quarto d'ora che sono passati di qui.
   Infatti gli ultimi raggi del giorno lasciavano scorgere sulla strada recenti orme di cavalli. Partirono; ma dopo due leghe il cavallo di Mousqueton cadde.
   Buono ! — disse Porthos, — ecco Febo rovinato !
   — Il cardinale ve lo pagherà mille doppie, — disse d'Artagnan.
   — Oh ! — disse Porthos, — io non bado a ciò.
   — Dunque ripartiamo e al galoppo!
   — Sì, se lo possiamo.
   Infatti il cavallo di d'Artagnan si rifiutò d'andare più lungi, non respirava più; un ultimo colpo di sperone, invece di farlo avanzare, lo fece cadere.
   — Oh, diavolo! — disse Porthos, — ecco anche Vulcano rattrappito!
   — Perdio! — gridò d'Artagnan, strappandosi i capelli con ambe le mani, — bisogna dunque fermarsi ! Datemi il vostro cavallo, Porthos... Ebbene, cosa diavolo fate?
   — Eh, perdio ! cado, — rispose Porthos, — o piuttosto è Bajardo che si abbatte.
   D'Artagnan volle farlo rialzare, mentre Porthos si traeva fuori come poteva dalle staffe, ma s'avvide che il sangue gli usciva dalle nari.
   —¦ È il terzo ! — diss'egli, — ora tutto è finito.
   In quel momento s'udì un nitrito.
   — Zitto! — disse d'Artagnan.
   — Che cosa o'è?
   — Odo Un cavallo.