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Venti anni dopo (volume 1)

Alessandro Dumas (padre)
Fratelli Teves Editori Milano, 1929, pagine 264

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   — A me, — url๒ l'intendente, mentre il palafreniere correva verso il caseggiato vicino.
   —- Abbiate cura di uccidere i vostri cavalli! — esclam๒ d'Artagnan, scoppiando dal ridere.
   — Fuoco! — rispose l'intendente.
   Una luce simile a quella d'un fulmine illumin๒ la strada; indi nello stesso tempo della detonazione i tre cavalieri intesero a fischiare le palle, che si perdettero nell'aria.
   — Tirano come staffieri, — disse Porthos. — Si tirava meglio ai tempi di Richelieu. Vi ricordate, Mouston, la strada di Crevecoeur?
   — Ah! signore mi duole ancora la natica destra.
   — Siete certo, d'Artagnan, che noi siamo sulle loro piste? — chiese Porthos.
   — Perdio !... Non avete dunque inteso ?
   —- E che ?
   — Che questi cavalli appartengono al signor di Montbazon.
   — Ebbene?
   ? — Il signor di Montbazon ่ il marito di madama di Montbazon.
   — Poscia ?
   — E madama di Montbazon ่ l'amante del signor di Beaufort.
   — Ah, comprendo ! -— disse Porthos ; — ella aveva disposto dei cambii.
   — Appunto.
   — E noi corriamo dietro al duca coi cavalli cambiati.
   — Mio caro Porthos, voi siete veramente d'una intelligenza superiore, — disse d'Artagnan colla sua aria metเ •di buona voglia e metเ per forza.
   — Ma, — disse Porthos, — son fatto cos์, io !
   Corsero cos์ un'ora, i cavalli erano bianchi di schiuma
   ed il sangue sgorgava loro dal ventre.
   — Eh! che ho visto laggi๙? — disse d'Artagnan.
   — Voi siete fortunato se vedete qualche cosa in una notte simile, — disse Porthos.
   — Delle scintille.
   — Anch'io, — disse Mousqueton, — le ho viste.
   — Ah, ah, che le abbiamo raggiunte?
   — Toh, un cavallo morto! riconducendo la cavalcatura sul posto dopo essersi spostata, pare che anche loro siano con poco fiato in gola.
   — Mi pare di sentire il rumore d'un drappello di ca-