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vano dal fodero e il fracasso dei cani delle pistole ciie armavano i due fantasmi neri.
— Briglia ai denti! — gridò d'Artagnan.
Porthos comprese; e d'Artagnan ed egli cavarono ciascuno colla mano sinistra una pistola dalle loro fonde e le armarono essi pure.
— Chi va là? — gridarono una seconda volta. — Non un passo di più, o siete morti !
— Bah! — rispose Porthos quasi strozzato dalla polvere, masticando la briglia come il suo cavallo mordeva il morso, — bah ! ne abbiamo viste ben altre !,
A quelle parole le due ombre sbarrarono la strada, e si vide, alla luce delle stelle, brillare le canne delle pistole abbassate.
— Indietro, — gridò d'Artagnan, — o siete voi che siete morti. 1
Due colpi di pistola risposero a quella minaccia, ma i due assalitori si avanzavano con una tale rapidità che quasi nello stesso istante furono addosso ai loro avversari. Scoppiò un terzo colpo di pistola tirato sì dappresso da d'Artagnan, che il suo nemico cadde. Porthos invece urtò il suo con tanta violenza che, sebbene la sua spada fosse stata allontanata coll'urfco lo fece rotolare tre passi lontano dal suo cavallo.
— Termina, Mousqueton, termina, — disse Porthos. E si slanciò avanti a fianco del suo amico, che già aveva ripresa la corsa.
— Ebbene? — disse Porthos.
— Gli ho rotto la testa, — rispose d'Artagnan ; — e voi ?
— Lo rovesciai soltanto; ma udite...
S'intese un colpo di carabina: era Mousqueton che, passando, eseguiva l'ordine del suo padrone.
— Da bravo! da bravo! — gridò d'Artagnan; — questo va bene; noi abbiamo vinta la prima partita.
— Ah ! ah ! — disse Porthos, — ecco degli altri giocatori !
Infatti apparivano due altri cavalieri, staccati dal gruppo principale, e si avanzano rapidamente per intercettare di nuovo la strada. Questa volta d'Artagnan non attese neppure che gli si rivolgesse la parola, e gridò per il primo :
— Largo! fate largo!
— Che volete? — disse una voce.