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Venti anni dopo (volume 1)

Alessandro Dumas (padre)
Fratelli Teves Editori Milano, 1929, pagine 264

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   — 250 --
   — Il duca! — urlarono ad un punto Porthos © d'Àrtagnan.
   Gli rispos© uno scoppio di riso eh© andò a finir© in un gomito: d'Àrtagnan avea trapassato il derisore da parte a parte colla sua 6pada. Nello stesso tempo due detonazioni non fecero che un sol colpo ; erano Porthos ed il suo avversario che si tiravano l'uno sopra l'altro. D'Àrtagnan si volse e vide Porthos al suo fianco.
   — Bravo, Porthos! — gli disse, — voi l'avete ucciso, mi pare?
   — Credo di non aver toccato che il suo animale, —- rispose Porthos.
   — Che volete mio caro? non si può colpire nel segno ogni volta, e non bisogna lamentarsi, quando s'ha un compito difficile da eseguire.
   — Ma diamine! cos'ha il mio cavallo?
   — Il vostro cavallo cade, — disse Porthos, fermando il suo.
   Infatti il cavallo di d'Àrtagnan s'impuntò e cadde sulle ginocchia, indi mandò un rantolo e si sdraiò.
   Aveva ricevuto nel petto la palla del primo avversario di d'Àrtagnan.
   D'Àrtagnan lanciò una bestemmia da far squarciare il cielo.
   — Il signore vuole un cavallo? — disse Mousqueton.
   — Perdio! se ne voglio uno! — gridò d'Àrtagnan.
   — Eccolo, — riprese Mousqueton.
   — Come hai tu due cavalli ? — esclamò d'Àrtagnan saltando su uno di essi.
   — I loro padroni sono morti, stimai che ci potessero essere utili e li presi.
   Durante quel tempo Porthos aveva ricaricato la sua pistola.
   — In guardia! — gridò d'Àrtagnan, — eccone due altri.
   — Perbacco ! Ve ne saranno dunque fino a domani ? — disse Porthos.
   Infatti due altri cavalieri si avanzarono rapidamente.
   — Eh! signore, — disse Mousqueton, — quello che avete rovesciato si rialza .
   — Perchè non hai fatto lo stesso del primo?
   — Ero imbarazzato, signore, tenevo i cavalli.
   Un colpo di fuoco parti; Mousqueton mandò un grido di dolore, ed esclamò :