Pagina (256/271)
Pagina
Pagina (256/271)
|
Venti anni dopo (volume 1)
Alessandro Dumas (padre)
Fratelli Teves Editori Milano, 1929, pagine 264 |
Digitalizzazione OCR e Pubblicazione a cura di Federico Adamoli
Aderisci al progetto!
[Progetto OCR]
[ Testo della pagina elaborato con OCR ]
— 250 --
— Il duca! — urlarono ad un punto Porthos © d'Àrtagnan.
Gli rispos© uno scoppio di riso eh© andò a finir© in un gomito: d'Àrtagnan avea trapassato il derisore da parte a parte colla sua 6pada. Nello stesso tempo due detonazioni non fecero che un sol colpo ; erano Porthos ed il suo avversario che si tiravano l'uno sopra l'altro. D'Àrtagnan si volse e vide Porthos al suo fianco.
— Bravo, Porthos! — gli disse, — voi l'avete ucciso, mi pare?
— Credo di non aver toccato che il suo animale, —- rispose Porthos.
— Che volete mio caro? non si può colpire nel segno ogni volta, e non bisogna lamentarsi, quando s'ha un compito difficile da eseguire.
— Ma diamine! cos'ha il mio cavallo?
— Il vostro cavallo cade, — disse Porthos, fermando il suo.
Infatti il cavallo di d'Àrtagnan s'impuntò e cadde sulle ginocchia, indi mandò un rantolo e si sdraiò.
Aveva ricevuto nel petto la palla del primo avversario di d'Àrtagnan.
D'Àrtagnan lanciò una bestemmia da far squarciare il cielo.
— Il signore vuole un cavallo? — disse Mousqueton.
— Perdio! se ne voglio uno! — gridò d'Àrtagnan.
— Eccolo, — riprese Mousqueton.
— Come hai tu due cavalli ? — esclamò d'Àrtagnan saltando su uno di essi.
— I loro padroni sono morti, stimai che ci potessero essere utili e li presi.
Durante quel tempo Porthos aveva ricaricato la sua pistola.
— In guardia! — gridò d'Àrtagnan, — eccone due altri.
— Perbacco ! Ve ne saranno dunque fino a domani ? — disse Porthos.
Infatti due altri cavalieri si avanzarono rapidamente.
— Eh! signore, — disse Mousqueton, — quello che avete rovesciato si rialza .
— Perchè non hai fatto lo stesso del primo?
— Ero imbarazzato, signore, tenevo i cavalli.
Un colpo di fuoco parti; Mousqueton mandò un grido di dolore, ed esclamò :
|